primo piano

ALVAREZ: “A giugno eravamo ko, ora sappiamo cosa fare. Sono rimasto per…”

Giornata di interviste in casa Inter. A La Stampa è il turno di Ricky Alvarez, che racconta le sue emozioni in vista del derby d’Italia, che stavolta vivrà da protagonista: Che partita sarà Inter-Juventus?“Una partita importante...

Daniele Mari

Giornata di interviste in casa Inter. A La Stampa è il turno di Ricky Alvarez, che racconta le sue emozioni in vista del derby d'Italia, che stavolta vivrà da protagonista:

Che partita sarà Inter-Juventus?"Una partita importante per noi e tifosi, ma è presto per emettere verdetti. Un risultato negativo non cambierà la sorti del campionato".

Sarà l'anno giusto per vedere il miglior Alvarez?"Mi aspettavo una partenza forte dopo il lavoro nel ritiro. Possiamo fare ancora meglio. Il discorso vale per me come per i compagni. Il lavoro di Pinzolo sta dando frutti. L'anno scorso, a causa dell'operazione al ginocchio, non ho fatto nulla e le conseguenze si sono viste dopo".

Cosa ha di speciale Mazzarri?"E' un grande lavoratore, ha le idee chiare e con lui sappiamo esattamente cosa fare in campo. Facciamo molta tattica e ci permette di essere più sicuri".

Dicono sia molto severo."E fa bene ad esserlo: ci aiuta a tenere la concentrazione in allenamento così quando arriva la partita non ci facciamo sorprendere".

Al termine della scorsa stagione soffrivate della 'sindrome del perdente'?"Mentalmennte eravamo ko. Quando i risultati non arrivano entri in un vortice di negatività e non riescono neppure le cose più semplici. La vittoria col Cittadella in Coppa Italia è stata una liberazione, ci siamo stolti una zavorra pesantissima".

Non è stato facile sopportare i fischi di San Siro."Sogno di fare il calciatore da quando sono bambino, quindi penso solo a prendere la palla".

Buffon dice che questa Inter ricorda la Juve di Conte. E' d'accordo?"Lo penso anch'io. Quando c'è organizzazione, tutto diventa più facile. Ci serve tempo per crescere ma siamo sulla buona strada".

Quest'estate ha siglato un gol contro i bianconeri, risultando il migliore in campo."Sabato sera sarà tutt'altra storia purtroppo. Era un'amichevole, adesso si azzera tutto. Per batterli dovremo dare il massimo". 

Qual è il loro segreto?"La sicurezza che hanno nel provare le giocate più complicate ed imprevedibili".

Chi è il suo giocatore preferito?"Dire Pirlo sarebbe scontato. Tutti fanno la differenza".

E Alvarez quando farà la differenza in un big match?"Voi fate queste distinzioni, io penso a fare bene sempre. Certamente quest'anno sarà più facile perché conosco meglio il vostro campionato". 

Appena è arrivato la hanno paragonata a Kakà. Ora che è tornato ripartirà il tormentone?"In comune abbiamo soltanto il nome. Lui è un grandissimo campione, ma abbiamo caratteristiche diverse".

Come si batte la Juve?"Dando il cento per cento".

Esiste una favorita?"Secondo me no, ma c'è un dato inconfutabile: hanno vinto due scudetti di fila".

Conte dice che potete vincere lo scudetto. Ha ragione?"Noi non ci pensiamo. Stiamo cominciando con un allenatore nuovo. Abbiamo tante cose da migliorare".

Cosa darebbe per segnare un gol?"Spero di segnare, tutto qui. Buffon poi è uno dei portieri più importanti al mondo. Se succederà, dedicherò il gol a Dio".

In estate si è parlato di addio. Perché è rimasto all'Inter?"Perché non mi sono mai abbattuto, nemmeno quando venivo criticato per la discontinuità nel rendimento. Voglio dimostrare di poter far bene con questa maglia"