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ALVAREZ: “INTER-SUNDERLAND? NON DIPENDE DA ME. SAMP, VORREI RESTARE. NON AUGURO…”

Dario Di Noi

Ricky Alvarez è tornato ad essere un protagonista della nostra Serie A. Con indosso la maglia della Sampdoria, il trequartista argentino ha riassaporato il gusto bello del calcio, dopo un anno trascorso tra mille difficoltà e problemi sia fisici...

Ricky Alvarez è tornato ad essere un protagonista della nostra Serie A. Con indosso la maglia della Sampdoria, il trequartista argentino ha riassaporato il gusto bello del calcio, dopo un anno trascorso tra mille difficoltà e problemi sia fisici che burocratici. Stare lontano dal calcio gli ha portato sofferenza, ma grazie alla Samp è tornato ad essere un calciatore.

Intervistato da Repubblica, l’ex nerazzurro ha parlato della Sampdoria ma anche dei momenti più duri, ormai passati. Queste le parole concesse al quotidiano nazionale.

Ricky Alvarez, il 29 dicembre si è presentato al Mugnaini per la prima volta dopo mesi da ‘autodidatta’ in patria, e il 20 febbraio era titolare a San Siro. Poteva andarle peggio.

"Dal primo giorno qui ho lavorato con un solo pensiero in testa, farmi trovare pronto quando il mister avrebbe avuto bisogno di me. Credo di essere riuscito a cogliere l’opportunità che mi è stata data"

Inizia sempre mezz’ora prima e finisce mezz’ora dopo di allenarsi…

"Si perché devo curare al massimo il mio fisico, soprattutto dopo che ho avuto qualche infortunio in carriera. Non posso più permettermi di arrivare dieci minuti prima dell’allenamento"

E adesso? Cosa manca per vedere all’opera l’Alvarez che ha giocato nei vice campioni dell’Argentina gli ultimi Mondiali?

"Altre partite, continuità. E ovviamente il gol. Ma è una cosa che arriverà soltanto giocando, perché giocando uno trova sempre più fiducia in se stesso"

Lei deve averne parecchia di fiducia in se stesso. Ancora oggi non si sa cosa dirà la Fifa su chi detiene il suo cartellino, se l’Inter o il Sunderland...

"Non è una bella situazione ma in generale noi giocatori siamo abituati a non conoscere al cento per cento il nostro futuro. Io so solo che se gioco bene qui la Sampdoria mi potrà fare un contratto “vero”, il resto purtroppo non dipende da me"

Ma la sua volontà non conta proprio niente?

"Io vorrei rimanere qui, lo spogliatoio mi ha accolto benissimo e in città mi sono trovato a mio agio. Vivo con la mia compagna e con nostro figlio di dieci mesi, abbiamo trovato un appartamento in Albaro comodo soprattutto per il bimbo. Stiamo bene"

Come è stato, invece, lavorare da solo, in Argentina, negli ultimi sei mesi?

"Difficile, anzi difficilissimo, stare fuori dal calcio non per tua volontà è una cosa che non auguro a nessun calciatore. Ho chiesto di allenarmi con la mia vecchia squadra in Argentina, il Velez, ma non potrà mai essere la stessa cosa. Però quel periodo mi ha aiutato molto"

Poi è arrivata l’offerta della Sampdoria…

"In realtà prima erano arrivate altre richieste, ma la Samp mi è sempre piaciuta in modo particolare ed è stata l’occasione per tornare in Serie A, per me il top anche rispetto a Germania, Spagna e Inghilterra"

Il 3-4-2-1 scelto ormai da Montella sembra perfettamente disegnato sulle sue caratteristiche…

"Il mister vuole sempre giocare un bel calcio, vuole essere offensivo. Da un paio di partite stiamo facendo bene, io mi trovo alla grande con il doppio trequartista. In questo modo teniamo tantissimo la palla, l’abbiamo fatto contro due avversari diversissimi come Inter e Frosinone. Certo ora dobbiamo essere molto più cattivi quando arriviamo davanti alla porta"

El Tucu e Ricky Maravilla, la coppia argentina di trequartisti blucerchiati adesso funziona…

"Correa è un bravissimo ragazzo, umile ma già forte, e con grandissime potenzialità"

Se lo sarebbe aspettato un presidente come Ferrero?

"Beh non si può dire sia il tipico presidente di un club di calcio, ma rispetto ad altri sicuramente ci sta molto vicino, ci ascolta, sta attento alle nostre esigenze"

Sabato i tifosi sono venuti a parlarvi in massa al Mugnaini…

"Un incontro come tanti nel calcio, in questo momento dobbiamo stare tutti uniti. Se poi ripeteremo partite come il Frosinone non ci sarà nemmeno bisogno di confronti perché parleranno i fatti. Stiamo uscendo da un momento difficile attraverso il lavoro, abbiamo ritrovato fiducia e se continuiamo così i risultati arriveranno"

(Repubblica Genova)