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ALVAREZ: “NO AL RIVER, NON LASCIO L’EUROPA. E ALL’INTER…”

Daniele Mari

Ricky Alvarez, intervistato dal quotidiano argentino Olè, si è complimentato con il Velez per il titolo conquistato e poi si è soffermato sulla sua esperienza all’Inter. Fcinter1908.it, primo sito in Italia, ha raccolto le sue...

Ricky Alvarez, intervistato dal quotidiano argentino Olè, si è complimentato con il Velez per il titolo conquistato e poi si è soffermato sulla sua esperienza all'Inter. Fcinter1908.it, primo sito in Italia, ha raccolto le sue impressioni:

Sei all'Inter, giochi ad alto livello. Quali sono le cose che ti hanno sorpreso di più dell'Italia?

"Un po' alla volta uno si abitua e le cose diventano più normali. Per esempio su twitter mi scrivono persone di tutto il mondo: dall'Arabia, dall'Indonesia. Mi sono arrivate lettere persino dalla Cina. Sono cose che succedono solo in un grande club come l'Inter. E' impressionante".

E i giocatori?

"Sono con loro da un anno e mezzo. Passo molto tempo con gli argentini, con gli uruguaiani. Ci sono tanti sudamericani e questo ti fa sentire meno la mancanza dell'Argentina. Ma c'è una cosa: è difficile convincere gli italiani ad ascoltare la nostra musica. Ti guardano subito con aria strana. Ascoltiamo quello che vogliono loro".

Come ti trovi in Italia? Te ne sei andato che eri una stella del Velez...

"Sì, andarmene è stata una decisione importante. Mi hanno sempre trattato benissimo al Velez. Ma indossare la maglia dell'Inter è qualcosa che mai mi sarei immaginato. Cerco di godermela anche se in questo semestre ho giocato poco. Però, quando entro, cerco sempre di dimostrare che sono all'altezza di un club come l'Inter".

E' dura stare in panchina?

"Uno sa che deve allenarsi con la stessa grinta perché è l'unico modo per guadagnarsi un posto da titolare.E quando hai l'opportunità, devi sfruttarla. Mi parlano sempre i miei compagni e mi dicono di stare tranquillo, di continuare ad allenarmi allo stesso modo, che avrò la mia chance".

Perché un giocatore come te, che è stato un boom in Argentina, non è riuscito ad avere lo stesso rendimento in Italia?

"Il primo anno è stato molto buono perché ho giocato abbastanza, mi sono sentito importante all'interno della squadra. Dopo ho avuto alcuni problemi fisici e quando non sei al 100%, a questo livello, lo paghi. E questo è quello che mi sta succedendo ora. Per questo voglio recuperare bene, stare bene. Ho fiducia nella mia condizione: se sto bene posso lottare per un posto con chiunque. In futuro, più in là, mi immagino di nuovo con la maglia del Velez perché è un club che mi ha dato molto. Sarebbe bello tornare ma manca ancora del tempo".

Si dice che ti stia cercando il River...

"Ho sentito le voci ma la mia idea è quella di restare in Europa per diversi anni ancora. Voglio affermarmi, giocare al massimo livello e poi tornerò in Argentina. Ora voglio farmi un nome in Europa".

Quindi che non si illudano?

"No, per ora no. Mi fa piacere che si parli di me ma resto sicuramente in Europa".