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ANALISI – Brozovic, l’incantesimo si è spezzato. Ancora poche chance, ma il vero problema…

Daniele Vitiello

L'analisi di FCINTER1908.IT si concentra sulla prestazione di Marcelo Brozovic, al rientro in campo dopo più di un mese

Ce lo aspettavamo in assetto da guerra, armato di tanta grinta e cattiveria agonistica, concentrato sui dettami che con tanta meticolosità Frank de Boer gli aveva assegnato alla vigilia. La partita contro il Southampton per Marcelo Brozovic poteva essere l'occasione giusta per tornare a sorridere, trascinando la squadra fuori dalle sabbie mobili rappresentate dal rischio imbarazzante di eliminazione già alla fase a gironi di Europa League. Serviva qualcosa di epico, una prestazione se possibile lucidamente ignorante, capace di dare ampiezza e verticalità al gioco dell'Inter, imprevedibilità alla manovra e rifornimenti preziosi agli attaccanti. Insomma nulla che non sia nelle sue corde quando è in vena.

E ieri non lo era, al punto che sembrava a tratti rimpiangere il tepore della panchina o addirittura della tribuna, assaporato - quello sì con continuità - nell'ultimo periodo. E' tremendo pensare che l'unico segno lasciato dal croato sul match sia una doppia ammonizione, tra l'altro ampiamente evitabile, che ha costretto i compagni, già in affanno in parità numerica, agli straordinari con l'uomo in meno per circa un quarto d'ora. Avrebbe dovuto dimostrare che tra Joao Mario e Banega l'Inter, e in particolare de Boer, non deve dimenticarsi di lui, si è limitato a fare capire all'intero Meazza che il problema risiede nella sua testa e nella decisione, probabilmente già presa, di lasciare Milano prima possibile. L'incantesimo si è spezzato, non sembra esserci più feeling con il pubblico e soprattutto sorprende in negativo la mancanza di passi in avanti concreti nel suo percorso di crescita. Un talento destinato a sbocciare altrove? Chissà, la sensazione è che in nerazzurro gli restino ancora poche chiamate per cambiare rotta.