Avrebbe voluto sicuramente tutt'altro debutto Frank De Boer, sconfitto al primo impegno ufficiale in casa del Chievo. Pesa come un macigno sull'Inter il cambio di panchina, avvenuto a ridosso dell'inizio della stagione e al termine di un precampionato vissuto nella confusione più totale, con voci di possibili rotture fra tecnico e società che hanno scandito il ritiro di Riscone di Brunico e la tournée americana. Una condizione fisica decisamente da rivedere, unita alla scarsa organizzazione tattica acquisita fino a questo momento, ha permesso al Chievo di fare un sol boccone della Beneamata, grazie al solito mix di barricate e ripartenze. Imparagonabile l'atteggiamento in campo delle due squadre al Bentegodi, con i padroni di casa forti di un feeling collaudato nel tempo e di una preziosa solidità difensiva, e con gli uomini di De Boer incapaci di muoversi in armonia ed affrontare le due fasi in maniera compatta ed ordinata. Servirà del tempo al nuovo allenatore per trasmettere dettami e filosofia che hanno inevitabilmente bisogno di rodaggio: le idee ci sono, ma il nuovo tecnico non ha la bacchetta magica, per cui serve pazienza.
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ANALISI – Frank non ha la bacchetta magica, ma Banega sì. L’esclusione di Perisic…
Decisamente negativo il bilancio dei nerazzurri al termine della prima partita ufficiale di stagione. C'è tempo, servirà pazienza nei confronti del nuovo allenatore.
FRENO A MANO - Impacciati, contratti, impauriti. I nerazzurri hanno sofferto soprattutto in mezzo al campo, costretti a rincorrere troppo spesso gli avversari e a lanciare lungo per gli attaccanti in assenza di una trama di gioco degna di nota. Sottotono la prestazione di Ever Banega, uno che per classe e passo avrebbe dovuto prendere per mano i compagni e trascinarli fuori dallo stallo iniziale, ma che invece ha costretto Medel e Kondogbia agli straordinari in più circostanze in fase di ripiegamento. Manca ancora brillantezza nel passo e nelle idee dell'argentino, meno in Kondogbia, parso maturato rispetto allo scorso anno e pronto a prendersi le chiavi della mediana nerazzurra. Dispiace, infine, che per Ranocchia la luce in fondo al tunnel sia ancora lontana: la tensione si è impadronita del difensore, costringendolo in più occasioni ad interventi scellerati.
FRECCIA A SINISTRA - Praticamente assente la spinta degli esterni, che ha reso più che prevedibile la manovra nerazzurra per vie centrali. L'improvvisa esclusione dall'undici iniziale di Ivan Perisic ha stupito davvero tutti, compreso il croato. De Boer ha creduto di garantire maggior equilibrio alla sua squadra, commettendo però un grave errore con la rinuncia all'uomo più in forma. Difficilmente l'ex Wolfsburg, dal carattere decisamente orgoglioso, accetterà di buon grado un'altra esclusione dai titolari nei prossimi impegni, per cui l'olandese dovrà fare attenzione anche a questo aspetto, considerando che, almeno ieri, la scelta non gli ha dato ragione. Tanta la buona volontà messa in campo da Eder e Candreva, che però hanno sofferto la mancanza di rifornimenti da parte dei centrocampisti e aiuti in sovrapposizione dei terzini.
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