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Marco Andreolli, difensore dell'Inter, ha raccontato a Inter Channel, con voce rotta dall'emozione, la sua esperienza da interista a contatto con Giacinto Facchetti. Molti tifosi riconoscono proprio ad Andreolli le qualità, soprattutto morali, che erano di Giacinto: "E' sempre importante ricordare una persona così grande come Giacinto, non solo come campione e per quello che ha fatto per l'Inter. Ma anche come persona, uomo, dirigente e come padre. Ho avuto la fortuna di conoscere i suoi figli e conoscendo loro si capisce come è stato Giacinto come padre. E' una persona che manca all'Inter e a tutto il calcio italiano. E' un uomo di altri tempi, difficile da trovare nella società di oggi".
RICORDO - "Mi ricordo sempre le prime volte che l'ho conosciuto, che è venuto a darmi un consiglio. Era un uomo di poche parole ma quando parlava, ti si avvicinava...i suoi consigli erano sempre importanti, diretti e particolari. Si avvicinava come un dirigente ma quasi come un padre. Porto sempre dentro quei momenti"
TIFOSI - "Mi riconoscono i valori di Giacinto? E' difficile. Lui, oltre ad essere un campione, è stato un grandissimo uomo. Io ho 30 anni, sono una persona matura in questo momento ma ho ancora tanta strada da fare. Tanto da imparare e da crescere, come giocatore e come persona. Quando sento queste cose mi fa sicuramente piacere. Spero che i tifosi possano vedere in me quello che hanno visto in lui come attaccamento ai colori e alla maglia. E' importante"
INSEGNAMENTO - "Ha dato tanto Giacinto come dirigente e come persona, oltre che come giocatore, all'Inter. Bastava solo guardarlo e vederlo per capire quanto grande fosse come persona. E poi umile e semplice. L'umiltà che lo contraddistingueva era qualcosa di bello, che nel calcio di oggi si fa fatica a vedere. Spero che possa essere di insegnamento anche per chi non ha avuto la fortuna di conoscerlo".
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