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Ansaldo: “Moratti deluso per la Supercoppa? Si interroghi sul mercato”

Marco Ansaldo, editorialista de “La Stampa”, non assolve completamente Rafa Benitez per la sconfitta in Supercoppa, ma non attribuisce solo al tecnico spagnolo le colpe per il match perso con l’Atletico: “Non capiamo...

Daniele Mari

Marco Ansaldo, editorialista de "La Stampa", non assolve completamente Rafa Benitez per la sconfitta in Supercoppa, ma non attribuisce solo al tecnico spagnolo le colpe per il match perso con l'Atletico:

"Non capiamo l’affiorante certezza per cui, con Mourinho in panchina, l’Inter non avrebbe perso la finale di Supercoppa contro l’Atletico Madrid. Ricordiamo che la squadra che avrebbe ottenuto la “tripletta” cominciò la passata stagione perdendo la Supercoppa italiana con la Lazio, pareggiando in casa contro il Bari alla prima di campionato e avviò la Champions League con tre pareggi fortunosi.

Finora Benitez non ha fatto peggio del suo predecessore e sarebbe una bestialità dire che «quell’Inter è finita». Si indulge troppo sul confronto tra gli allenatori ma non si parla della squadra che Benitez ha ereditato da Mourinho: è più debole perchè ha perso Balotelli in cambio di giovanotti da verificare; è più logora perchè lo «Special One» tirò il collo ai giocatori impiegandone a fondo 15 o 16 per 57 partite ufficiali; è meno motivata perchè le considerazioni sulla «fame rimasta inalterata» sono roba da imbonitori, mica si può dire pubblicamente che ogni vittoria sottrae inconsciamente un po’ di carica.

Contro l’Atletico Madrid Benitez non è immune da colpe: ha sbagliato a scegliere Stankovic e non si è ingegnato di cambiare qualcosa per mettere in difficoltà gli spagnoli, magari spostando Eto’o sul lato debole dell’Atletico. Il problema di fondo però è che l’organico è ridotto rispetto alle grandi ambizioni: la panchina non è da campioni d’Europa, i cambi sono limitati. Se Milito stenta, Benitez non ha più una vera prima punta su cui appoggiare il gioco. Se Sneijder si appanna, non c’è nell’organico chi offra alternative.

Se Maicon ha il raffreddore l’Inter perde l’unico uomo che spinge davvero il gioco sulle fasce, la caratteristica migliore nel Liverpool di Benitez. Raccontano di un Moratti deluso e quasi furente. Si interroghi se, con un mercato tanto anemico, sta facendo tutto quanto serve per mantenere l’Inter dove l’ha portata Mourinho".