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Il tema stadio rimane centrale nelle idee di Inter e Milan: i due club sono da anni in contatto con il Comune di Milano per ottenere il via libera alla costruzione di un nuovo impianto che possa sostituire San Siro, ma la prima pietra non è ancora stata posata, e i tempi si sono dilatata a dismisura. Alessandro Antonello, amministratore delegato nerazzurro, a La Gazzetta delloSport ha ribadito ancora una volta la necessità di trovare un punto di accordo tra le parti: "Siamo disposti a rivedere l'intero progetto nell'ottica della sostenibilità ambientale. Ma a patto che ci sia una certezza sui tempi, un'accelerazione per quanto riguarda lo stadio. Siamo disposti a trovare un corretto bilanciamento per quanto riguarda la fase 2, ovvero quella legata al real estate. Se dobbiamo sederci per trovare un punto d'incontro siamo qui, però d'altro canto servono garanzie sullo stadio. Abbiamo già fatto delle concessioni (il riferimento è ai volumi già ridotti dopo le eccezioni ai tempi del pubblico interesse, ndr), in caso di ulteriori rinunce andrà verificato il piano economico finanziario, cercando di capire se ancora sostenibile. Con una struttura moderna, la società avrebbe una competitività maggiore a livello internazionale".
"Stamattina insieme al presidente del Milan Paolo Scaroni - e ai rispettivi uomini degli uffici tecnici del due club - incontreranno nuovamente il sindaco di Milano Beppe Sala. Sarà un incontro che dovrà stabilire una sorta di road map per il nuovo San Siro, almeno nelle idee delle due società. Per il sì definitivo serve l'ok della Giunta. In linea teorica non ci sarebbe bisogno di un passaggio in Consiglio comunale, anche se è facile immaginare che Sala voglia comunque compiere questo passo. In ogni caso, i tempi causa pandemia si sono allungati. [...] Il tema dell'incontro di oggi è quello legato all'indice di edificabilità, che per la città di Milano è fissato a 0,35. L'attuale progetto è studiato sullo 0,51: vuol dire che Inter e Milan sono chiamate a ridurre ancora le volumetrie. ".
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