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"Abbiamo un nuovo format di Champions League, dove ci sono più club in competizione. Abbiamo anche una nuova competizione, la Conference, e questo è un modo per dare a più club l'opportunità di competere a livello internazionale, garantendo maggiore visibilità. Penso che la Superlega, ora, è qualcosa che è finito", ha sostenuto.
In ogni caso, lo stesso Antonello ammette comunque che ci sono questioni finanziarie importanti da discutere. Come la grande differenza che esiste tra la Premier League e gli altri campionati del continente. "La differenza esiste. Il valore dei diritti televisivi della Premier League è enorme rispetto alla media degli altri campionati europei. È qualcosa, in questo momento, difficilmente recuperabile".
"Noi, come campionato italiano, dobbiamo investire di più e impegnarci maggiormente nei diritti mediatici internazionali, dove la differenza è grande. Anche a livello nazionale c'è una differenza, ma quello che abbiamo notato attraverso la ricerca è che la Serie A non è così forte a livello internazionale rispetto ad altri campionati. Stiamo lavorando con la Serie A per rafforzare la nostra presenza in più paesi e creare connessioni con ciascun mercato e ciascun detentore dei diritti".
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