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Araba fenice Inter, ecco l’ossessione di de Boer. Brozovic impari da #EpicPerisic

Segnali molto positivi per la squadra nerazzurra nel match vinto contro la Juventus

Daniele Vitiello

Emozioni che difficilmente gli interisti dimenticheranno. Succede sempre così, c'è Inter-Juve e il Meazza si riempie, in qualsiasi circostanza. Anche se tre giorni prima i nerazzurri sono stati capaci di soccombere sotto gli attacchi del modesto, ad usare un eufemismo, Hapoel Be'er Sheva in Europa League. Record d'incassi per la Serie A, poco meno di 4 milioni di euro, dato in pesante controtendenza rispetto a ciò che avviene negli altri stadi nell'ultimo periodo. San Siro tira fuori l'abito più bello e stavolta Frank de Boer e squadra non steccano. Partita praticamente perfetta quella di ieri, che chiarisce ancora una volta la volontà del nuovo allenatore nerazzurro di arrivare al risultato attraverso il gioco. Bella e concreta la Beneamata, che risorge dalle sue ceneri come l'araba fenice, dimostrando di esser di tutt'altra pasta rispetto a quanto dimostrato al debutto stagionale in Europa League. Pochi tocchi, soprattutto in verticale, per mettere in difficoltà la Juventus con una manovra veloce ed un pressing in fase di non possesso finalmente organizzato e non lasciato al caso. Somiglia un po' a Sarri per l'ossessione che ha, è questo il suo segreto, che si mescola con un passato da calciatore di primissimo livello.

FOCUS - Sin dai primi minuti si nota la presenza in campo di Miranda, capace di trasformare completamente Murillo rispetto a quanto visto giovedì sera. Risorge anche Banega, che con Joao Mario a centrocampo dialoga e ricama trame di pregevole fattura, ma soprattutto dà alla manovra una marcia in più ed evita di perdere altri sanguinosi palloni sulla trequarti. Eccellente la prestazione di Medel, mastino a tutto campo, così come quella di Eder e Candreva, pronti a sacrificarsi in fase di ripiego e ripartire velocemente approfittando dell'insolita lentezza nei raddoppi da parte dei giocatori della Juventus. Mancano, ed è ormai stucchevole sottolinearlo, gli affondi dei terzini, che stavolta con un pasticcio rischiano di compromettere la grande prova della squadra. Per loro fortuna Icardi (davvero stratosferico, è arrivato il momento di smetterla con le chiacchiere inutili sul suo conto) e Perisic rimediano alla dormita di coppia che porta al gol di Lichtsteiner.

#EPICPERISIC - Partita decisa anche dalle sostituzioni, su tutte quella che porta in campo Ivan Perisic al posto di uno stremato Eder. Il croato, nonostante i pochi allenamenti svolti in settimana a causa di un affaticamento agli adduttori, dimostra ancora una volta di essere un grandissimo professionista e si fa trovare pronto a partita in corso con una serie di incursioni e con uno stacco che fa esplodere San Siro. E' quello che de Boer chiede ad Ivan e a tutto il resto del gruppo: lavorare in silenzio, avere bene in mente l'obiettivo finale e dedicare mente e cuore al progetto. Lo capisca in fretta anche Brozovic, il treno nerazzurro non passa tutti i giorni e aspetta in eterno. "Nessuno è più grande dell'Inter", chiaro?

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