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Lautaro Martinez ha il gol nel sangue. Lo ha dimostrato dopo pochi minuti in Inter-Cagliari e lo ha rifatto ieri con la maglia dell'Argentina. Come si legge su La Gazzetta dello Sport, infatti: "Dodici minuti per segnare alla prima da titolare a San Siro il 29 settembre. Diciotto minuti per segnare alla prima da titolare con l’Argentina ieri. Lautaro Martinez è uno che ha fretta, tanta fretta. A Riad, in Arabia Saudita, nell’amichevole vinta 40 dalla giovane Seleccion di Scaloni contro il modesto Iraq, l’attaccante dell’Inter ha dimostrato ancora una volta di saperci fare. Aveva giocato solamente 31 minuti in nazionale nel disgraziatissimo 61 beccato dalla Spagna, a Madrid, lo scorso marzo.
Era rimasto fuori (con grande delusione) da Russia 2018. Poi alla prima convocazione del nuovo corso, a inizio settembre negli Stati Uniti, era stato costretto a fermarsi per il malanno al pol paccio e guardare la prima amichevole dalla tribuna. Ora, finalmente, ecco la prima gioia. Arrivata anche stavolta con un colpo di testa, lui che non è il prototipo dell’attaccante aereo (è alto solo 1,74) ma che con la cabeza ci sa comunque fare, co me dimostrato già dal gol segnato in mezzo alla difesa di giganti del Cagliari. Nel poker di Riad, Lautaro è stato uno dei più positivi, rimanendo in campo per 58 minuti prima di lasciare il posto all’altro viola Giovanni Simeone. Senza l’amico Mauro Icardi, preservato per la super amichevole di martedì prossimo contro il Brasile di Joao Mi randa e ieri in tribuna, ma accanto a Paulo Dybala", conclude la Rosea.
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