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Quei due Anche Gasperini chiedeva alla sua Dea una prova di maturità. In parte, l’ha avuta perché ha dettato il gioco a lungo e ha spaventato una capolista che in trasferta aveva solo vinto senza subire un gol. Per essere all’altezza dei più forti, devi essere forte. Però, l’Atalanta ha agevolato i due gol, prima con il maldestro fallo da rigore di Musso su Darmian, poi con la palla persa con leggerezza da Ederson. Le capita spesso di non raccogliere ciò che merita per brufoli del genere. È come se faticasse a lasciarsi alle spalle la sua eterna, spensierata giovinezza. Che poi è anche il suo fascino. Ma c’è anche una lettura più banale: Gasp, due come Calhanoglu e Lautaro non ce li ha. Il tracciante del turco per Darmian, poi abbattuto, fulmineo, illeggibile, è stato un raggio di sole nell’uggiosa serata orobica. Lautaro era un cobra nella cesta, al primo morso ha fatto 2-0. Dodicesimo gol in campionato. Giocare bene spesso basta per vincere. Se hai un paio di tipi del genere, a volte, vinci a prescindere.
[…] Al Gewiss, la Juventus ha sofferto e pareggiato. L’Inter ha faticato, ma ha vinto. Sono i dettagli che fanno la storia. Anche per questo, Simone Inzaghi, fradicio di pioggia, alla fine, urla tanto felice”, si legge.
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