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Ausilio: “Cuchu addio, Ranocchia no. Mazzarri ha preso tempo. In attacco…”

Alla vigilia di Chievo-Inter, ultima partita della stagione, Walter Mazzarri lascia la sua poltrona nella sala stampa del centro sportivo di Appiano Gentile a Piero Ausilio. Il direttore dell’area tecnica fa un bilancio della stagione...

Eva A. Provenzano

Alla vigilia di Chievo-Inter, ultima partita della stagione, Walter Mazzarri lascia la sua poltrona nella sala stampa del centro sportivo di Appiano Gentile a Piero Ausilio. Il direttore dell'area tecnica fa un bilancio della stagione appena passata e parla di futuro con i giornalisti. Ci siamo anche noi di FCINTER1908.IT e vi riportiamo le sue parole: 

Un bilancio sulla stagione?

Ci si aspettava esattamente questo, poi all'inizio uno pensa sempre di vincerle tutte. Le cose vanno pensate con intelligenza, l'obiettivo era tornare in Europa e ci siamo riusciti con un turno di anticipo. Quindi in linea con i programmi, direi bene. Poi si sono affermati i giocatori che non erano andati bene l'anno prima: i nomi li immaginate. E poi si sono consacrati almeno 2 o 3 dei ragazzi giovani, tra i più giovani della Serie A. Giocatori su cui pensiamo di ricostruire"

Mazzarri: il contratto verrà prolungato?

Bisognera chiederlo anche a lui perché magari è stato proposto e lui si è preso una pausa. Penso che non ci saranno problemi. Con Mazzarri si parla di staff, di squadra, di tante cose, di mercato, di prospettive e serve tempo per programmare bene le cose. Sono convinto che quando tutte queste cose saranno sul tavolo sarà lieto di restare. 

Cambiasso resterà?

"Con lui parlo informalmente ogni giorno, abbiamo un rapporto che va al di la del campo. E' un ragazzo con cui abbiamo condiviso tante cose, c'è amicizia e rispetto, anche stima. Questa mattina c'è stato un momento più ufficiale, abbiamo parlato. Per motivi di strategia e rinnovamento, un'Inter che vuole partire da un nuovo ciclo, non abbiamo mai parlato di contenuti economici, non gli è stato proposto un rinnovo. Ha aspettato l'Inter fino ad oggi e lo dico perché non passi che è stata fatta un'offerta non presa in considerazione dal ragazzo perché non è così, non abbiamo mai parlato di cifre e garanzie tecniche, lui non ha mai chiesto nulla. Oggi gli è stato comunicato questo, ne ha preso atto ma sono sicuro che sia una figura che non andrà via in modo definitivo perché prima o poi all'Inter tornerà, ne sono certo"

Ranocchia ha chiesto una telefonata. Arriverà?

"È un bugiardo e lo dico subito (ridendo ndr) perché non servono telefonate con lui. Sa bene che noi ci teniamo a lui, abbiamo aspettato il momento giusto e credo sia arrivato, vogliamo assolutamente allungare questo rapporto e costruire con lui e insieme a lui un'Inter più forte.  Se vuole può venire su e firmare, ora la responsabilità è sua (ride ndr)

Il mister quindi rinnova?

"Abbiamo buttato li il rinnovo per un altro anno, il mister non ha detto di no, ha detto che ci vuole pensare perché in questi giorni dobbiamo parlare di tante altre cose, il progetto e anche che cosa si chiede all'allenatore. Abbiamo iniziato a parlarne, non penso che servirà tantissimo tempo per un accordo. L'obiettivo è quello di arrivare al nove luglio con le idee chiare sul futuro di Mazzarri e dell'Inter. Non ha problemi a lavorare in scadenza di contratto. L'importante per lui è centrare gli obiettivi, troveremo un accordo per continuare". 

Come mai questa smania di salutare gli eroi del Triplete? Non siete preoccupati di dover sostituire gente di questo carisma?

"Preoccupati lo siamo oltre che dispiaciuti. Quando rinunci a giocatori così importanti e questi erano giocatori che hanno vinto tutto da protagonisti, ci mancherebbe che non sia una preoccupazione per noi pensare di sostituirli. E' anche vero che dobbiamo pensare che una società si deve assumere una responsabilità, prendere una decisione anche impopolare sennò faremmo altro di mestiere, ma questo vuol dire anche essere una società ferma, con senso di responsabilità, che vuole riaprire un nuovo ciclo e costruire un nuovo futuro"

Da cosa si ripartirà?

"Zanetti avrà un ruolo importante come dirigente, al di là dei compiti esatti. Ha lasciato una carriera per aprirne un'altra, sarà un riferimento ancora per i tifosi, per tutti, per il suo compito e la delega che riceverà. Non mi preoccupa il discorso Zanetti. Sostituire gli altri tre giocatori non è facile. Trovare giocatori così non è facile, non se ne trovano  e soprattutto quel carisma non lo puoi comprare con i milioni devi sperare di non sbagliare e costruirsi i giocatori in casa. Ci sono calciatori in casa che con l'età e l'esperienza possono almeno avvicinarsi a loro, cercare di essere protagonisti.

I fischi a Mazzarri?

"Il pubblico di San Siro va rispettato. I fischi non li avevo sentiti, ero talmente preso dall'importanza della partita, alla fine abbiamo gioito perché l'obiettivo era centrato e fischi non ce ne sono stati e di questo ero contento"

I giovani che rientreranno alla base? 

"Sarà fatto al di là delle regole. Ci sono le norme certo, ma siamo convinti che ci sono ragazzi dei nostri che siano meritevoli di tornare alla Pinetina. Su 25 non è un problema inserire i nostri giovani, che sono importanti. Onestamente sui nomi ancora non ne abbiamo parlato con il mister, poi decidiamo in base al mercato in entrata".

Il nove luglio la squadra sarà già fatta?

"E' impossibile, impensabile pensare di completare la squadra per il 9 di luglio, quest'anno ci sono dinamiche troppo particolari. In primis per la situazione dell'Inter, anche perchè si è parlato di un autofinanziamento e l'Inter sta completando il finanziamento per avere certezze economiche. Sarà un mercato equilibrato, fatto di risorse che dobbiamo procurarci attraverso delle vendite, non per forze importanti. Con degli scambi magari, ci sono ancora incertezze su tante panchine in Europa quindi tanti giocatori decideranno più in là se partire o restare nelle loro squadre.  E poi c'è il Mondiale e tante squadre aspettano che finisca il Mondiale per vendere"

Alternativa a Mazzarri?

"Ero anche ironico sull'offerta. Non ci sono problemi con la buona conclusione del rinnovo con il tecnico e non abbiamo pensato ad altre persone. Sarà ancora allenatore dell'Inter a prescindere dal rinnovo, è un pensiero che non ci tocca resta anche in scadenza". 

Bilancio in attivo?

"Penso che sia difficile chiudere bilancio in attivo e rinforzare la squadra. All'Inter immagino che possa essere difficile"

Alvarez sarà ceduto? Guarin?

Quando faccio riferimento al mercato post Mondiale penso soprattutto alle altre squadre che devono decidere per monetizzare. Ricardo ha due anni di contratto. Non vogliamo privarcene, è molto stimato dall'allenatore e dalla società. Ad oggi non abbiamo l'accordo economico per il rinnovo, ma ci siamo visti due volte, una trattativa può durare un po' di più, può durare qualche mese, non è un problema, il suo agente lavora in Argentina, non ha una quotidianità tale per poterlo chiamare tutti i giorni, quando arriverà faremo il punto della situazione.Può durare qualche mese la trattativa ma non c'è chissà quale problema".

Il prossimo capitano?

"Domani sarà ancora Zanetti, non ci abbiamo pensato e ci penseremo. Ranocchia è un candidato serio per il numero delle presenze, considerando  il fatto che è italiano, per i valori che ha sportivi e morali che rispecchiano quelli dell'Inter e del capitano precedente".

Milito?

"A Diego non era stato chiesto di rinnovare, non ha alcuna responsabilità perché non è iniziata la trattativa. Ci siamo detti che era preferibile cambiare, lo sa. Non mi sembra che questo abbia rappresentato per Diego chissà quale problema, è rimasto professionista esemplare. È rimasto attaccato ai colori dell'Inter era da un po' che si era detto di cambiare e spero possa essere lui il protagonista di domani, sarebbe bellissima chiusura. A proposito degli attaccanti ne prenderemo uno giovane e uno che andrà a sostituire Milito". 

L'età media? Quattro ultratrentenni?

"Non farò il mercato con la calcolatrice, sono state delle linee e cerchi di tenerne conto. Se ci fosse un trentenne in più che ha le caratteristiche che ci servono lo prendiamo e il primo sarebbe Thohir a pensarla così. Poi al massimo ne prendiamo uno più giovane per abbassare la famosa media".

Tom Ince? 

"Non è assolutamente fatta. E' un giovane in scadenza che sta valutando tante opportunità soprattutto inglesi. Poi c'è questa cosa affascinante del fatto che il papà abbia giocato nell'Inter e sia stato amato...lui la vede con curiosità. Non c'è stato alcun impegno, ci siamo presentati e gli abbiamo illustrato il nostro progetto e aspettiamo con calma la risposta".

Nilton?

"È un giocatore come altri che stiamo seguendo. L'infortunio di ottobre? Sta giocando quindi presumo che sia guarito ma non vuol dire nulla. E' attenzionato, lo stiamo verificando ma niente di più"

Il settore giovanile?

"Non ne abbiamo parlato. E' un settore che funziona da anni, il gruppo è coeso, lavora insieme da tempo e ha sempre dato soddisfazioni e continuerà anche a farlo nel prossimo futuro, ne sono convinto. Non penso che ci saranno cambiamenti in quel settore"

Erkin?

"E' solo un indicazione del ruolo. Lui o altri: un esterno sinistro arriverà. Il nome sinceramente in questo momento non lo sappiamo nemmeno noi"

Finire con Mazzarri in scadenza è compatibile con il calcio italiano?

"Mazzarri ha dimostrato di poter far bene a Napoli anche in scadenza. Non mi sembra uno che si è mai preoccupato più di tanto del suo futuro. Si dà tanti stimoli e si autoalimenta da sè insieme ai suoi giocatori per centrare i suoi obiettivi. Detto questo, non penso che sarà questo il finale e lo scenario che avremo all'Inter. Se posso dare la mia sensazione è che rinnoveremo. Ci piacerebbe fare questo"

Come si concilia il mercato autofinanziato con certi nomi altisonanti?

"I nomi spaventano sempre gli addetti ai lavori, non ci piace mai dare illusioni ai tifosi, è difficile trovare mie dichiarazioni con nomi altisonanti, non vogliamo attirare la simpatia di media e tifosi. Ma non voglio togliere sogni, e l'idea di un'Inter in grande. Voglio essere concreto e realista. Si può fare una grande Inter anche non pensando a nomi di rilievo, cercando di individuare i giocatori richiesti, in Italia e nel mondo, da Mazzarri e gente di personalità e carisma. Il mio dovere è quello di individuare quelli più compatibili con il progetto tecnico. Perderemo tantissimo carisma. Sono più preoccupato di sostituire questa gente di grande carisma che l'aspetto tecnico"

Livaja?

"Siamo rammaricati perché pensavamo di poterlo farlo crescere con l'Atalanta. Pensavamo ad un rientro in breve tempo. Pensavamo avesse tutto per proporsi ad un certo livello. È stato però costante in un certo tipo di atteggiamenti che hanno rallentato la sua crescita. L'opportunità economica è valida, parliamo di un ragazzo del '93, hai fatto una plusvalenza e ci prendiamo questi soldi e da questi ripartiamo". 

Jonathan rinnoverà? 

Anche con lui nei prossimi giorni ci sarà un incontro. Escludo che al primo incontro si arrivi ad una soluzione, ci prendiamo il tempo che serve per impostare un futuro anche con lui.

Rolando? 

Lo vogliamo tenere, ma non vogliamo farci prendere per il collo da questa situazione, vorremmo continuare con lui, trattare con il Porto non è facile, non è esattamente una delle società più facili ma magari la sua volontà potrà avere la meglio per far una buona operazione ai parametri che possiamo permetterci. 

Campagnaro?

Quale è il suo problema? Rendimento? La causa la trovo soprattutto nei continui e ripetuti problemi fisici in un momento determinante per l'Inter, il resto non lo riconosco. È integrato con il gruppo, ha un ottimo rapporto con il mister, gli altri che hanno giocato hanno fatto bene. Chi fa bene è giusto che continui a giocare e penso che la risposta sia stata buona. Farà bene un mondiale e sarà a disposizione quando tornerà.