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Ausilio: “Vi spiego i pagherò. Mercato a costo zero? In due sessioni…”

l ds dell’Inter, Piero Ausilio, ha concesso un’intervista a Libero per parlare, tra l’altro, anche di mercato. Ecco le sue parole: “La “tecnica Ausilio” sul mercato? Semplice: individui un giocatore, non hai i...

Riccardo Fusato

l ds dell'Inter, Piero Ausilio, ha concesso un'intervista a Libero per parlare, tra l'altro, anche di mercato. Ecco le sue parole: "La "tecnica Ausilio" sul mercato? Semplice: individui un giocatore, non hai i quattrini per prenderlo, chiedi di pagarlo in 234234 comode rate da diecimila lire l’una, ti dicono di sì. Potremmo definirlo «mercato creativo. Come ci si riesce? Basta essere sinceri con la controparte. “Queste sono le nostre condizioni, prendere o lasciare”. A volte ti dicono di sì, altre volte ti tocca rinunciare». Detto così sembra facile... «Mica tanto. Ci sono Paesi in cui se dici “diritto o obbligo di riscatto” ti guardano storto. Vogliono i soldi. Tutti. E glieli devi dare altrimenti ciao-ciao. Esempi? Perisic. Con il Wolfsburg abbiamo provato in tutti i modi a dilazionare, ma non c’è stato verso. In Germania e Inghilterra il termine “rateizzazione” non piace, sfrutto il nome dell’Inter ma a volte dobbiamo arrenderci".

MERCATO A COSTO ZERO - "Molti non ci credono, ma il nostro mercato è totalmente autofinanziato. Nelle ultime due sessioni abbiamo mosso 28 giocatori: 13 in entrata e 15 in uscita per un bilancio vicinissimo allo zero. Però poi arriva il momento di pagare le rate? Sappiamo quello facciamo. Nel mondo dei media c’è troppa superficialità. Shaqiri, per dire: al Bayern dobbiamo 15 milioni in 3 rate, lo Stoke ce l’ha pagato la stessa cifra ma in un’unica soluzione. Questo genere di operazioni ci permettono di andare a caccia di altri giocatori, eppure in giro si dice “l’Inter ha buttato 15 milioni”. 40 milioni per Kondogbia? Altra bugia. Geoffrey è costato 31 milioni + 6 di bonus, la stessa cifra che abbiamo incassato da Kovacic, e noi siamo felici del nostro investimento. I giornali non concordano? Beh, questa cosa è grottesca. A volte con Mancini ci confrontiamo subito dopo le partite: “A me è piaciuto molto Kondo”. E io: “Anche a me”. Poi andiamo in conferenza e i giornalisti attaccano: “Altra brutta prestazione di Kondo...”. Nella valutazione delle sue partite pesa in maniera eccessiva il prezzo del cartellino, che tra l’altro poteva costarci di menoCon il Monaco avevamo raggiunto un’intesa per 27 milioni + bonus, poi si è fatto avanti il Milan e il prezzo è aumentato. Il ragazzo ha vacillato, in rossonero avrebbe guadagnato molto di più, ma poi lui e la società hanno mantenuto la parola, in fondo lo seguivamo dai tempi del Siviglia"

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