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Ci sono stati anni difficili, ero un ragazzino e avevo qualche capello in più. Ci sono tanti insegnamenti che mi sono portato dietro e mi ha caratterizzato quello di fare grande esperienza con tre proprietà diverse. Con la famiglia Moratti ho imparato tantissimo e dal settore giovanile sono arrivato alla prima squadra, poi Thohir che mi ha affidato questo ruolo in un momento complicato per la società e la prima squadra. Col gruppo Suning abbiamo creato un gruppo di lavoro fantastico. Come diceva Marotta, stiamo bene, ognuno ha il suo ruolo, non ci sono gelosie ma solo il bene dell'Inter e penso che questo arrivi perché i risultati senza un grande gruppo di lavoro non arrivano.
-Mi racconta la sua esultanza?
Primo infortunato sono io, al fischio finale ho accennato una corsa e mi sono stirato un polpaccio: stagione finita.
(Fonte: DAZN)
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