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Ausilio: “Torres? Lo seguiamo, deve avere voglia. Su Sagna, Nilton e Hamsik…”

Riccardo Fusato

Piero Ausilio è un fiume in piena, nell’intervista rilasciata al Corriere dello Sport: “L’addio di Zanetti? In campo la perdita è grande, per le sue qualità di giocatore, per il suo carisma e perché in tutti questi anni ci siamo abituati...

Piero Ausilio è un fiume in piena, nell’intervista rilasciata al Corriere dello Sport: “L’addio di Zanetti? In campo la perdita è grande, per le sue qualità di giocatore, per il suo carisma e perché in tutti questi anni ci siamo abituati alla sua presenza e al fatto che fosse sempre un punto di riferimento per la squadra e per gli allenatori. Il suo addio al calcio giocato sarà meno avvertito perché resterà nella nostra famiglia e attraverso un nuovo incarico darà il suo contributo da un’altra posizione.

Il mio lavoro all’Inter? Lavoro 24 ore al giorno per il bene dell’Inter. Quello che è stato appartiene al passato e, anche se ne sono orgoglioso, per il modo di intendere la quotidianità che ho, contano solo il presente e il futuro.

L’addio di Branca? Mi manca l’amico prima che il collega, una persona con cui ho condiviso tanto e che mi ha permesso di crescere. L’Inter mi ha dato questa opportunità anche grazie a lui. In questo momento c’è tanto lavoro da fare che non ho avvertito... la solitudine. Cerco solo di far bene quello che sto facendo e di dare idee su come progettare l’area tecnica del prossimo futuro.

Innesti nell’area tecnica? Le decisioni verranno prese insieme al presidente e alla società, ma già oggi alla Pinetina ci sono figure come Santoro, il team manager Cordoba e lo staff dell’allenatore, persone che sono in grado di garantire la presenza che una squadra richiede. In più ci sono io, quasi tutti i giorni. Se la società penserà di rinforzare la struttura con qualche altro professionista, il mio sarà sempre uno spirito di collaborazione. I

o la persona giusta per l’Inter? Sono in questo club ormai da sedici anni, ho iniziato facendo il segretario del settore giovanile e sono arrivato alla direzione sportiva con un percorso di crescita che la società mi ha permesso di fare e che mi sono conquistato con lavoro e con merito. Detto questo, non sono qui da solo e ho tante persone con cui condividere il lavoro oltre a una società forte alle spalle. Non sento il peso della responsabilità.

Altri due acquisti oltre a Vidic? Non parlerei tanto del numero degli acquisti, ma, nel rispetto della strategia ecomico-finanziaria della società, di qualità e di funzionalità dei calciatori al progetto della squadra.

L’anno prossimo l’obiettivo è tornare in Champions? Non mi sento di fare proclami né di promettere nulla, ma dico che faremo di tutto, anche sulla base dell’esperienza di questa stagione, per aumentare la qualità della squadra sia attraverso le prestazioni dei giocatori in rosa sia attraverso l’individuazione degli elementi giusti per migliorare ulterioremente l’organico.

Serve un attaccante? Si che faccia gol. Nomi? Non c’è un nome più percorribile o un favorito. In questi mesi abbiamo fatto verifiche per l’acquisizione di giocatori attraverso incontri con società e procuratori. Tra qualche giorno cercheremo di ottimizzare il lavoro. Torres? È uno che stiamo seguendo.  Per lui parla la carriera, i titoli che ha vinto e le squadre in cui ha giocato. Se avesse le giuste motivazioni e la voglia di far parte di un nuovo progetto ambizioso qual è il nostro..."

Niton? È uno dei giocatori che stiamo seguendo e monitorando da tempo, ma non è in vantaggio rispetto ad altri.

Mi piace Hamsik? Trovo difficile pensare che Hamsik possa non piacere a chi fa calcio. C’è una trattativa con il Napoli? Per ora assolutamente no.

Sagna? Con lui abbiamo avuto un contatto visto che è in scadenza. Abbiamo esposto i nostri programmi tecnici ed economici, ma ci siamo resi conto che non poteva essere una soluzione percorribile.

Chi tornerà tra i giovani?  Li seguiamo tutti, molti hanno fatto bene, altri meno. Alcuni potrebbero essere inseriti nella rosa della prossima stagione. I nomi però non li faccio perché prima devo parlarne con Mazzarri.

Il mercato dipenderà da una cessione?  In questo momento non parlerei di cessioni eccellenti né di nomi, ma il prossimo dovrà essere un mercato equilibrato, fatto anche attraverso una sorta di autofinanziamento. C

ambiasso è l’unico che ha speranza di rinnovo?   Ribadisco che dei rinnovi parleremo a fine stagione.

Alvarez e il rinnovo?  Nessuna rottura. Ha due anni di contratto e il suo agente vive e lavora in Argentina, ma con lui c’è un ottimo rapporto. Ci vedremo nei prossimi giorni".