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Ausilio: “Un talento va visto poche volte. Altrimenti rischi di…”

Daniele Mari

Un debutto da non perdere quello del direttore sportivo dell’Inter, Piero Ausilio, nella Prima Serata di Inter Channel, questa sera alle ore 21. Si parte con i consigli pratici, quelli di un tifoso della Svizzera nerazzurra che sogna di fare...

Un debutto da non perdere quello del direttore sportivo dell'Inter, Piero Ausilio, nella Prima Serata di Inter Channel, questa sera alle ore 21.

Si parte con i consigli pratici, quelli di un tifoso della Svizzera nerazzurra che sogna di fare un provino in un grande club, anche se proprio Ausilio spiega: "Un giocatore classe '95, come colui che scrive, difficilmente può avere la possibilità di accedere al calcio professionistico attraverso un provino. Di solito, entro i 14 o 15 anni, un giocatore deve avere già un percorso organizzato di crescita con una squadra di calcio e sfruttare poi lo scouting delle società italiane ed estere".

"Non esiste un parametro preciso che faccia capire a priori quando un talento è pronto, - continua Ausilio -, sicuramente l'età conta tanto. Nei ragazzi più piccoli cerchi di intravedere attitudini e possibilità, nei più grandi, più completi, ti dedichi ad osservare aspetti più specifici quali la fisicità, la personalità, il sapere stare in campo, particolari, atteggiamenti. Io sono un po' della vecchia scuola, quella di Casiraghi - il nostro maestro - e non mi piace vedere un giocatore che potremmo prendere troppe volte. Lui ha sempre detto che bisogna limitarsi a guardarlo per due, tre volte al massimo perchè altrimenti si rischia di concentrarsi sulle cose che non vanno mettendo da parte quelle che all'inizio ti hanno impressionato".