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L'avvocato Cesare Di Cintio, titolare di DCF Sport Legal, studio specializzato in diritto sportivo, ha commentato a Tmw la vicenda legata a Gabigol e alla causa (probabile) che il Barcellona potrebbe intentare nei confronti del Santos per aver violato il diritto di prelazione valido per tre giorni sul giocatore, non dando tempo al club blaugrana di decidere se pareggiare l'offerta dell'Inter:
Il Santos avrebbe chiesto al Barcellona di passare da 72 ore a 24 per esercitare l'opzione.
"Potrebbero esserci delle situazioni che sfuggono, però è chiaro che l'accordo non può variare a piacimento di una parte".
I brasiliani lo chiedevano perché altrimenti non ci sarebbe stato il tempo materiale per sigillare il trasferimento.
"Sì, ma il mercato che chiude è una circostanza che esula l'accordo. Il cuore del problema è il termine convenuto nella pattuizione originaria che non può essere ridotto se non con l'accordo delle parti".
Dunque ci saranno problemi per l'Inter?
"Non credo. l'Inter infatti non potrà subire conseguenze negative in questo caso. Infatti il terzo in buona fede non può essere pregiudicato da una violazione contrattuale che non lo coinvolge".
In soldoni, cosa potrebbe succedere?
"Una parte non può ridurre unilateralmente il termine di opzione. Ritengo che si tratti più una questione di risarcimento danni cui potrebbe esser tenuto il Santos nei confronti del Barcellona piuttosto che l'annullamento del trasferimento dal Santos all'Inter. La mancata osservanza di un accordo fra due parti non può che ricadere su chi non è parte del predetto accordo. L'Inter, secondo la mia opinione, non potrà esser in alcun modo pregiudicata dal contenzioso tra Santos e Barcellona".
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