Sul gruppo:
“Il gruppo è fantastico, fatto di ragazzi che remano tutti verso lo stesso obiettivo, senza invidia. Logicamente c’è la competizione, che è sana. C’è chi vorrebbe giocare di più e si fa trovare pronto. Questa è la cosa più importante per arrivare all’obiettivo, è fondamentale.
Le scarpe di Bisseck?
“Lui e Marcus (Thuram, ndr) sono quelli più estrosi nel vestirsi. Sono bei ragazzi, portano tutto bene, beati loro (ride, ndr)”.
Sui gol:
“Non riesco più a segnare. Ma se la squadra continua a vincere, per me è uguale. L’importante è riuscire a dare una mano come posso. Ci sono partite in cui faccio meglio, altre un po’ meno bene. Il Bologna è difficilissimo da affrontare, ci sta”.
Sull’Atletico:
“È normale che voglia vincere e mettere tutto contro di noi, anche noi vogliamo fare lo stesso. La Champions League è la competizione più bella, vogliamo giocarcela come l’anno scorso e fare bene”.
Quanto manca allo scudetto?
“Vediamo. Bisogna vedere cosa fanno le altre. Noi ci facciamo trovare pronti. Per le altre inseguire è difficile. Speriamo di continuare così”.
Poi Barella prende la parola:
“Mi hanno additato dopo il Genoa che sono un simulatore. Il mio intento non era di fare una simulazione ma ho sbagliato nella reazione. Quando si sbaglia si può chiedere scusa. Mi sento di chiedere scusa per quel momento. Quando vuoi vincere, fai cose che non vuoi fare e quindi volevo chiedere scusa.”
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