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Barella è tra i grandi d’Europa. Nicolò ha tutto dalla sua parte. Cds: “Anche per questo l’Inter…”

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Domani l'Italia sfiderà la Spagna nella seconda gara del girone. Molto si deciderà a centrocampo: occhi puntati su Barella e Rodri
Gianni Pampinella Redattore 

Dopo aver vinto al debutto, l'Italia di Luciano Spalletti è attesa da una gara dall'alto coefficiente di difficoltà. Domani gli azzurri affronteranno la Spagna che a sua volta ha battuto in scioltezza la Croazia. Molto si deciderà a centrocampo e gli occhi sono puntati su Barella e Rodri. "Nel cuore di Spagna-Italia trovi una sfida che comincia ad essere di quelle che segnano i grandi eventi. Perché Rodri contro Barella è già andata in scena un anno fa, finale di Champions League prima, semifinale di Nations poi. Nel 2023, il 10 giugno, i due si trovarono sullo stesso binario, in direzioni opposte. La testa e il cuore del Manchester City non sbagliò una virgola, griffando la sfida dell’Atatürk di Istanbul con il gol decisivo. Beffando, nell’occasione, proprio Barella, gara senza pause tranne in quell’attimo sul cross di Bernardo Silva".

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"Cinque giorni dopo, i due si sono ritrovati al Grolsch Veste Stadion di Enschede, semifinale di Nations. Una fotocopia, a parte la vittoria finale della Spagna (flipper in area risolto da Joselu), Rodri ad incantare, lo zampino sul 2-1 dopo una partita dove aveva trovato tutto: misure, tempi, distanze, appoggi. Epperò....", sottolinea il Corriere dello Sport.


"Epperò adesso Barella è cresciuto di una spanna abbondante, la partita contro l’Albania che ha incantato e illuminato è solo l’ultima perla di una collana cominciata d infilare proprio al termine della scorsa stagione. Ha tutto dalla sua parte: controllo, visione, gioca ovunque e per chiunque, appoggio e lancio, forte agonisticamente e tecnicamente, ha restituito a Jorginho lo smalto di un tempo. Barella contro Rodri, i due partono da un punto in comune: entrambi in gol alla prima giornata di questo Europeo, entrambi con gol molto simili, dal limite dell’area. Non solo, ma entrambi fanno parte di quella ristretta lista dei grandi d’Europa nel ruolo. Paradossalmente, insieme sarebbero una coppia terminale. Anche per questo l’Inter lo ha blindato, rinnovo per altri cinque anni a 6,5 milioni (è diventato l’italiano più pagato della serie A). Meglio evitare che in giro per l’Europa vengano strane idee".  

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 "Rodri è il motore pensante del City e della Spagna: con Pep gioca davanti alla difesa, impostando da lì l’azione, spesso cambiando gioco sugli esterni dalla parte opposta. Uno, massimo due tocchi, apertura e movimento a favorire il passaggio di ritorno, avvicinandosi al compagno vicino alle linee laterali. In fase di non possesso, si abbassa sulla difesa (quasi a formare una difesa a cinque), è molto abile sui palloni aerei. Barella studia e cresce. Perché le giocate sono simili, anche se la posizione è leggermente differente (Rodri è più un... Jorginho). Testa e cuore al Veltins-Arena di Gelsenkirchen. Sognando la rivincita".

(Corriere dello Sport)

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