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Nel ruolo di mezzala sinistra Eriksen ha dovuto salutare con grandissimo dispiacere di tutto l'ambiente per le norme italiane sulla salute degli atleti, più severe che all'estero. In quella zona di campo si è imposto Mkhitaryan, ex anche del Manchester United, la squadra dove ora gioca il danese meritatamente tornato in una grande del calcio europeo dopo il tremendo arresto cardiaco che ha spaventato il mondo a giugno 2021. Sulla corsia di sinistra si è materializzata la sostituzione più impensabile: uno straripante Dimarco è riuscito alla distanza a non far sentire il peso della partenza di Perisic. In attacco Lukaku è tornato la scorsa estate dopo la cessione al Chelsea a luglio 2021, ma finora è rimasto inizialmente in panchina nelle serate decisive, quando Inzaghi ha preferito Dzeko".
Colonne del presente e del futuro
—"In tale tourbillon di avvicendamenti non sono mai stati in dubbio nelle gerarchie dell'allenatore i tre reduci più inossidabili dello scudetto. Già pilastri, ma ancora giovani. Barella è il più anziano del terzetto: 26 anni. Lautaro, classe 1997 come Nicolò, li compirà il 22 agosto. Bastoni ha festeggiato 24 anni il 13 aprile. Sono stati tutti importantissimi in stagione. Barella ha segnato gol pesantissimi con Barcellona e Benfica in Champions. Ma anche sabato all'Atalanta per blindare la prossima Champions. Lautaro ha trovato la condizione ideale nel momento decisivo. Bastoni ha contribuito a rendere solido il muro interista in Europa, confezionando assist determinanti: curiosamente due su tre proprio a beneficio di Barella. La carrellata dei cambiamenti degli ultimi due anni conferma che non è stata una passeggiata mantenersi a certi livelli. Bastoni, Barella e Lautaro: campioni d'Europa in carica i due italiani, campione del mondo da poco più di cinque mesi l'argentino. Sarà speciale la loro marcia di avvicinamento a Istanbul".
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