Intervenuto ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, Alessandro Bastoni, difensore acquistato dall'Inter, che raggiungerà il nerazzurro con un anno d'anticipo, ha parlato dell'Europeo U19, per poi concentrarsi sul suo futuro: "Ho un problema al menisco. Sono stato visitato e i medici mi hanno detto che il ginocchio non è da operare. Quindi per 10 giorni mi dedicherò a recuperare, perché tengo tantissimo a questo Europeo".
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Bastoni: “Credo sia presto per andare all’Inter e restarci. San Siro il mio sogno ma…”
Il difensore nerazzurro ha parlato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport
Dove può arrivare l'Italia?
«Sono fiducioso. Faccio parte di un gruppo molto forte, con giocatori come Pinamonti, Scamacca, Kean. La difficoltà più grande sarà contrastare la fisicità di squadre come Norvegia e Finlandia, che sono nel pieno del campionato».
Emozionato per questo Europeo?
«La maglia azzurra dà sempre sensazioni speciali. Anche se sono infortunato, il mister (Paolo Nicolato, ndr) ha deciso di farmi stare qui per cementare il gruppo. Spero di dare il mio contributo in termini di esperienza».
Che stagione è stata?
«Speravo di trovare più spazio, ma allenarmi con Gasperini e un gruppo di grandi giocatori mi ha fatto crescere tanto».
Un messaggio per l'Atalanta?
«Sono stato lì 12 anni, in cui sono cresciuto come giocatore e uomo. È una società eccezionale, sotto tutti i punti di vista».
C'è qualcun altro da ringraziare?
«La mia famiglia. Una delle cose fondamentali per un ragazzo che sta crescendo è sentire la vicinanza dei genitori. Mio padre è stato calciatore, poi ha commesso degli errori, e tra le fortune che ho c'è quella di avere una persona che mi dice quali sono le cose da non fare».
Ora l'Inter. Come ci si sente?
«Penso di avere un'altra grande fortuna, quella di avere un agente (Tullio Tinti, ndr) che non mi fa sentire la pressione. Sono tranquillo, so quale sarà il mio futuro».
Ecco, quale sarà il suo futuro?
«Credo sia presto per andare all'Inter e restarci. Giocare a San Siro è un sogno ma c'è tempo per realizzarlo, anche perché nell'Inter ci sono grandi difensori».
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