LEGGI ANCHE
Cosa rischia l’Inter? Zhang VS Oaktree
—Qualche rischio c’è. Non mi riferisco allo smantellamento della squadra per fare cassa, come auspicato dai tifosi più rancorosi verso l’Inter, che sarebbe irrazionale da parte di un fondo (che per natura irrazionale non è), in quanto il club vale molto di più da competitivo. Da alcuni anni il club ha intrapreso un percorso di risanamento che ha prodotto dei risultati. Modificare la strategia, adottando per intenderci una politica di azzeramento del debito stile Milan, rischierebbe di compromettere la competitività sportiva e richiederebbe molto tempo (senza considerare che Oaktree ha già dei suoi rappresentanti nell’attuale CdA). A meno che Oaktree sia disponibile a tenere l’asset Inter per tre-quattro anni prima di cedere.
Ma allora cosa rischia l’Inter? Per prima cosa il cambiamento della proprietà rappresenta, di per sé, un fattore di rischio. Si potrebbe controbattere che Oaktree è certamente solido, ma il punto non è questo. Il fondo dovrà in ogni caso cedere il club, e si scopriranno soltanto a posteriori le caratteristiche di affidabilità e solidità del nuovo proprietario. Ma nell’immediato il principale rischio è quello di una battaglia legale che, anche se riguarderebbero Zhang da una parte e Oaktree dall’altra (e non l’Inter che nel mentre sarebbe diventata di proprietà di Oaktree), potrebbero quantomeno nell’immediato bloccare o ostacolare il processo decisionale. Potrebbero nascere problemi nei consigli di amministrazione e nelle assemblee, tali da bloccare i processi decisionali, con conseguenti riflessi sul mercato e sui rinnovi contrattuali. Alcuni giocatori preoccupati potrebbero chiedere di essere ceduti.
Come evitare i rischi
—Si può evitare tutto ciò? Certamente sì. C’è un debitore che non è riuscito (al momento) a reperire la liquidità necessaria a fronteggiare il proprio debito. Se alla scadenza non ci sarà riuscito, potrà decidere di “desistere”, chiedere ai suoi uomini di dimettersi dal CdA, evitando di ostacolare il processo di cambio del vertice e, soltanto in un secondo momento, far valere le proprie (eventuali) ragioni in sede legale. Per il bene dell’Inter. Talvolta ciò non accade perché i legali ritengono che sia più efficace, ai fini di massimizzare i propri interessi, mettere i bastoni tra le ruote al nuovo proprietario, anche se ciò potrebbe creare problemi al club. Se capiterà, i tifosi dell’Inter probabilmente non ne saranno felici (ma lo saranno quelli delle altre tifoserie).
© RIPRODUZIONE RISERVATA