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Bellinazzo: “Ricavi commerciali, Inter già meglio della Juve. Evergrande per Pirelli, ecco le cifre”

Marco Astori

Le parole del giornalista, esperto di economia sportiva

Intervenuto negli studi di Sky Sport 24, il giornalista del Sole 24 Ore ed esperto di economia sportiva Marco Bellinazzo ha parlato così in vista della gara di domenica sera tra Inter e Juventus, soffermandosi sulle due società e sugli aspetti finanziari e non solo.

AGNELLI E ZHANG - "Sono due storie opposte: gli Agnelli sono il capitalismo italiano, oggi si traduce tutto in Exor, la proprietà della Juventus. Zhang e Suning sono la modernità strana del capitalismo cinese e la sua storia: nel '91 Jindong apre un negozio di condizionatori, oggi Suning è un conglomerato che fattura tra i 60 e i 70 miliardi. Metà di Exor, ma in espansione in e-commerce e in attività che vanno al di là delle vendite negli store. L'Inter rappresenta la chiave per entrare nei mercati europei e mondiali".

NEDVED E ZANETTI - "Con l'uscita di Marotta, il ruolo di Nedved è diventato sempre più influente sulle scelte di Agnelli e va al di là del campo. L'evoluzione di Zanetti è stata più lenta e ha subito i vari scossoni societari: lui sta facendo un percorso dirigenziale, ma rappresenta la bandiera dell'Inter nel mondo".

ECA - "Qualche settimana fa c'è stato un incontro alla Bocconi sul FFP e Agnelli e Zhang erano seduti vicini: c'è grande sintonia a livello personale e i concetti espressi sono molto vicini. Entrambi hanno sottolineato la necessità di aggiornare il FFP, nell'ottica di permettere alle nuove proprietà nuove di investire e crescere più velocemente per raggiungere le big europee. A livello di politica sportiva c'è sintonia e lavoreranno molto bene insieme".

I DATI - "La differenza tra i bilanci è ancora notevole, ma se consideriamo la crescita ci rendiamo conto che se la Juve ha fatto benissimo sul campo, lo ha fatto anche fuori: quel fatturato fa sì che la Juve possa sedersi al tavolo delle big europee, che corrono però molto più velocemente. Per l'Inter l'area commerciale è il fiore all'occhiello: il club ha messo in atto una serie di strategie in Cina, grazie alla rete di Suning. Quei soldi permettono di far meglio della Juve, l'Inter nel 2019 arriverà a circa 150 milioni. L'apporto degli sponsor dalla Cina potrà essere più significativo perché il contratto di Pirelli vale 17-18 milioni di euro, e ora si sta trattando per il 2021 con Evergrande, un conglomerato tra i principali al mondo e che potrebbe essere interessato a diventare il main sponsor. E questo potrebbe almeno raddoppiare l'introito".

LE SPESE - "L'impatto negativo sui conti della Juventus è dato dal fatto che c'è stato un grande investimento su Cristiano Ronaldo: ogni anno il suo contratto costa 20 milioni. La Juve, considerando anche tutti i giocatori che non ha venduto, sta superando quota 500 milioni: sono aumentati molto i ricavi commerciali, ma i costi crescono prima dei ricavi. L'anno prossimo la situazione potrebbe essere negativa, ma il club ha varato un aumento di capitale di 300 milioni, che servirà per far fronte alla necessità di cassa. L'orizzonte dei due club, comunque, è sempre meno l'Italia, e sempre più l'Europa e il mondo. Il FFP per la Juve? I due ultimi bilanci sono in rosso: c'è un limite di 30 milioni, il club è dentro. Se dovesse esserci un rosso importante, qualche problema potrebbe aprirsi: c'è tutto il tempo di rimediare, soprattutto con le plusvalenze".

LO STADIO - "Chi si chiede perché farlo, basta guardare quanto la Juve incassa oggi: l'Inter potrebbe fare di più della Juve. L'importanza di avere uno stadio di qualità e con servizi per incrementare il fatturato diventa cruciale se si vuole competere con le big europee. Siccome deve esserci il parere dell'interesse pubblico, l'orientamento del consiglio comunale sembra essere negativo rispetto all'entusiasmo che mi sarei aspettato. Mi auguro che le società riescano a far cambiare idea al Comune: la ristrutturazione di San Siro non può essere fatta per tante ragioni, invece c'è la possibilità di riqualificare un'area. Milano deve avere un distretto dello sport moderno che dia lustro".

LA DIRIGENZA - "Marotta-Paratici è una storia che andrebbe raccontata: Fabio è cresciuto all'ombra di Beppe e ne ha preso il posto. Quando l'Inter ha deciso di voler vincere, ha scelto chi aveva vinto in Italia, Marotta e Conte: ci sarà questa sfida fratricida sportivamente parlando. Quest'estate molti hanno detto che Marotta ha vinto su Paratici: ma la rivincita potrà esserci presto".