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Bellinazzo: “New York Times eccessivo, debito netto ben più basso. Cessione Inter e Oaktree…”

Marco Astori Redattore 

Marco Bellinazzo, giornalista del Sole 24 Ore, ha parlato ai microfoni di Radio Nerazzurra della situazione economico-finanziaria dell'Inter

Marco Bellinazzo, giornalista del Sole 24 Ore, ha parlato ai microfoni di Radio Nerazzurra della situazione economico-finanziaria dell'Inter. Queste le sue parole partendo dall'articolo di qualche giorno fa del New York Times: "Sostanzialmente, se ho interpretato bene, hanno guardato il bilancio chiuso a giugno 2022 in cui il debito lordo ammonta a quella cifra. Non hanno considerato però una serie di elementi positivi del bilancio del club nella parte finanziaria come disponibilità liquide o crediti che fanno scendere l'indebitamente. Il grosso è fatto da quella emissione obbligazionaria di circa 400 milioni che l'Inter ha fatto tempo a dietro: in quel bilancio ci sono circa 140 milioni di disponibilità liquide, 100 di crediti e 400 di obbligazioni emesse dal club.

L'indebitamento di Oaktree è fuori da questo perimetro perché è stato sottoscritto dal proprietario e della società a monte della catena di controllo del club. E' un indebitamento importante che va ridotto: non è tra i parametri principali del FFP, la cosa preoccupante ha a che fare con gli oneri finanziari e gli interessi che annualmente vanno pagati: stanno calando, ma sono superiori a 45 milioni, equivale ad acquistare un calciatore importante. In questo senso vanno fatti miglioramenti. L'articolo del NYT l'ho trovato un po' eccessivo, bisogna capire quale sarà la rendicontazione a fine anno, che terrà conto di qualche elemento negativo come DigitalBits ma anche tanti aspetti positivi legati alla cavalcata in Europa e non solo".

I ricavi sono ammontati a circa 130 milioni di euro.

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"Tutto questo ha a che fare con il rendiconto economico, da quello che entra ed esce dalle casse del club; considerando che una parte dei costi e delle spese è stata tagliata con il taglio del monte ingaggi e anche gli ammortamenti. Tutto questo chiaramente andrà proiettato sulle prossime stagioni e soprattutto con l'accordo di settlement agreement sottoscritto con la UEFA prevede di rientrare nei paletti entro il 2025/26".

Con la cessione dell'Inter, il SA viene sospeso o rimane uguale?

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"Cambia poco perché l'accordo è col club e prescinde dalla proprietà. Difficilmente si può immaginare che con un cambio di proprietà si possa ridiscutere: in questa fase si resta vincolati a quell'accordo perché è stato fatto con più club e sarebbe complicato ridiscutere il piano di rientro".


Zhang vuole rifinanziare il debito: che senso avrebbe?

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"Oaktree lo rifinanzia nel caso in cui si arrivi all'accordo e si sta lavorando in questa direzione ad un tasso più alto perché questi sono cresciuti. Sarebbe insensato perdere la società per 275 milioni: sul mercato può valere più di 1,2 miliardi. Si potrebbe sobbarcare un ulteriore tasso di interesse in considerazione del fatto che allungando il prestito si possa ottenere più tempo per intervenire".

L'Inter quanto vale?

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"Il valore di una finalista di Champions dovrebbe essere anche più alto, si tratta di incontrare sul mercato un compratore attento: lo United sta passando di mano per 5-6 miliardi. L'Inter ha il problema dell'indebitamento, ma viene incluso nel prezzo: non ha un impianto di proprietà ma potrebbe avere un percorso più chiaro sulle infrastrutture. Questo potrebbe far lievitare il valore. Credo che l'idea di Zhang sia quella di continuare a guidare un club che si sta apprezzando e ricollocando sul palcoscenico internazionale in attesa di capire i margini di manovra: sul mercato c'è una guerra tra la finanza americana e araba per conquistare spazio e l'Inter potrebbe finire in una sorta di asta qualora la Cina decidesse di rinunciare all'ultimo investimento importante che resta in un club europeo. Questo va messo a raffronto con gli scenari politici cinesi che non sempre sono decifrabili".

Perché Zhang non ha 275 milioni da dare a Oaktree? Tra quanto l'Inter arriverà al break-even?

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"L'Inter dovrebbe conservare la forza di superare ogni anno i 400 milioni di fatturato e fare utili ed erodere l'indebitamento. La strada più facile è il cambio di proprietà che vada ad abbattere l'indebitamento e dare più margini di manovra. Per capire perché gli Zhang non si muovano bisogna fare un esercizio di divinazione: Suning sta migliorando la situazione ma non è florida e ci sono passivi importanti e c'è una riduzione costante del giro d'affari. Non parliamo ancora di un gruppo piccolo o che non può riprendersi: lì c'è l'innesco tra una situazione industriale che va rilanciata e le decisioni politiche su certi settori. Lo scenario è cambiato e ha danneggiato l'Inter, che è riuscita con la propria forza a rimanere ad alti livelli: ho sempre detto che qualche anno si poteva accettare, ora un club come l'Inter ha bisogno di un rilancio di investimenti. Credo si debba lavorare e Zhang debba dare delle risposte".