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Bellinazzo: “Con ok allo stadio, Inter diventa appetibile. Tra fondi arabi e americani…”

Marco Macca

Marco Bellinazzo, giornalista de Il Sole 24 Ore, ha fatto il punto sulla possibile cessione dell'Inter da parte della famiglia Zhang

In un lungo intervento sul canali Twitch di calciomercato.it, Marco Bellinazzo, giornalista de Il Sole 24 Ore, ha fatto il punto sulla possibile cessione dell'Inter da parte della famiglia Zhang. Ecco le sue parole:

Percorso alla fine

"C'è in atto un percorso, una parabola, quella degli investimenti cinesi nel calcio europeo che è arrivata alla sua conclusione. Sono stati investiti più di 3 miliardi di euro in tutta Europa e l'Inter era il fiore all'occhiello di tutta questa campagna. Sono cambiate le direttive del governo cinese e il contesto macro-economico. Zhang ha avuto anche problemi interni alla sua galassia, che si è dovuta riequilibrare: sono entrati nuovi soci". Associare Suning alla famiglia Zhang non è più così automatico. Dopo aver investito più di 600 milioni, l'Inter non è più un asset strategico. E' stato imposto l'autofinanziamento, ma un club importante come quello nerazzurro non può reggersi a lungo su questo modello. Il discorso della vendita è sul tavolo da diversi mesi: ci sono dei teaser che girano, ora c'è un punto di riferimento importante, che è il prezzo fatto per la cessione del Milan. Si aspettano ora offerte e interlocutori importanti che possano far fronte a questo tipo di prezzo. C'è però da considerare il fatto che, a differenza del Milan, l'Inter ha un indebitamento non indifferente e questa è una cosa di cui bisognerà tenere conto. L'esposizione finanziaria, a memoria, è tra i 300 e i 400 milioni, forse qualcosa in più. Considerato che gli Zhang hanno speso più di 600 milioni, credo che sotto il miliardo non andranno per non generare una minusvalenza importante.

Discorso stadio

Se fra due mesi dovesse concludersi positivamente il dibattito pubblico su San Siro, il club diventerebbe ancor più appetibile. Quanto ha inciso il malumore dei tifosi? Quando si dà un giudizio dell'operato di Suning nell'Inter, si è molto condizionati da quanto accaduto negli ultimi anni. Suning non è diventata da un giorno all'altro un gruppo fallimentare, ma ha avuto delle difficoltà particolari per il suo tipo di business.

Tutto dipende da Pechino

Ora sta lentamente tornando in carreggiata, è comunque un gruppo che fattura più di 50 miliardi, quindi potrebbe tranquillamente gestire un club come l'Inter se cambiassero le direttive del governo cinese. E' una questione di scelte strategiche, fatte prima per le direttive di Pechino, poi per l'entità Suning nella sua globalità e poi per la famiglia. Entusiasmi e malumori della piazza hanno un peso relativo, dunque. La proprietà ha in parte raggiunto i suoi obiettivi in nerazzurro, visti i titoli vinti.

USA o arabi?

USA o fondi arabi? Sulla presenza di investitori arabi, e in particolare di PIF, sono sempre stato scettico per una questione giuridica, visto che ci sono stati già investimenti importanti sul Newcastle. Se parliamo di altri fondi arabi, il discorso sarebbe diverso. Gli americani hanno comprato una sessantina di club in Europa negli ultimi anni e sono i soggetti più attenti alle dinamiche del calcio".

(Fonte: calciomercato.it)