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Domani sera l'Inter affronterà la Fiorentina al Franchi. Nella squadra di Pioli c'è anche un ex giocatore dell'Inter, Marco Benassi che ha parlato della gara di domani e anche del futuro a Tuttosport:
Marco Benassi, domani arriva l’Inter: visti i suoi trascorsi si sente più un ex stavolta o quando affronta il Torino?
«Mi sento ex di entrambe le squadre perché in nerazzurro sono cresciuto, ho vinto nelle giovanili e debuttato in Serie A, dunque sarò sempre grato all’Inter per tutto questo. In granata ho giocato tre anni, sono stato capitano e mi sono tolto diverse soddisfazioni. Tutto questo però è il passato, ora conta solo la Fiorentina».
Secondo le voci di mercato l’Inter vorrebbe riportarla alla base….
«Voci, solo voci. Ovviamente fanno piacere ma ora non ci penso minimamente. Ho un contratto fino al 2022, sono tranquillo e soprattutto concentrato su questa stagione. Come detto più volte questo è il gruppo migliore in cui finora sono stato, giovane, animato dalla voglia di fare bene. Un gruppo di qualità e anche di spessore visto quanto ci è successo».
Fra pochi giorni infatti sarà il primo anniversario della scomparsa di Astori. Il suo ricordo speciale?
«Appena approdato in viola il primo che incontrai fu proprio Davide e mi bastò per capire che lui era sempre il primo ad arrivare, che c’era sempre. Era davvero il punto di riferimento. Lui è presente anche adesso e siamo tutti impegnati a mettere in pratica i suoi suggerimenti. Penso sia orgoglioso di noi. Ma non ci basta: il sogno è vincere e dedicargli la Coppa Italia».
Prima dell’Atalanta c’è l’Inter: sarà distratta dal caso Icardi?
«Temo di no, basta vedere gli ultimi risultati ottenuti pur mancando l’argentino. Ora l’Inter ha più tenacia e più soluzioni di gioco. Icardi è un attaccante sempre pericoloso ma con o senza di lui i nerazzurri restano una squadra forte. Sarà una partita durissima».
La Fiorentina peraltro non vince in casa in campionato dal 16 dicembre con l’Empoli e Pioli mai ha battuto in carriera Spalletti.
«A maggior ragione dobbiamo riuscirci domani e riprenderci i tre punti. Il successo con la Spal ci ha riportato in una buona posizione di classifica, pertanto con l’Inter è un’occasione da non fallire».
Chiesa è fra i giocatori in assoluto più corteggiati: si sente di dargli un consiglio per il futuro?
«Rispondo così: quando si è giovani, e parlo anche per me avendo 24 anni, quel che più conta è giocare e sentirti importante. Vero che nelle squadre big puoi allenarti ogni giorno con tanti campioni ma è anche vero che solo giocando con continuità si cresce, si migliora, accumuli esperienza».
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