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Ecco la seconda parte della conferenza stampa di Rafa Benitez:
Benitez, quali sono le condizioni di Lucio e Julio Cesar?
"Ripeto, tutti coloro che fanno parte della lista sono disponibili e possono giocare'
Considerando l'aspetto fisico e gli infortunati, chi sta meglio tra Inter e Juve?
"Noi stiamo bene, abbiamo avuto due o tre problemi, ma adesso abbiamo fiducia in noi stessi, grazie anche alla buon partita giocata contro il Werder e ai quattro gol realizzati'.
Quanto invece dovremo attendere per rivedere Javier Zanetti tra i convocati?
"Dopo la partita con la Juventus, ci sarà tempo grazie alla sosta per le nazionali. Credo che per la prossima partita di campionato Zanetti potrà essere disponibile".
Un giudizio sulla prestazione di Davide Santon. Contro il Werder sembrava essere tornato quello di un tempo.
"Sì stava allenando bene e in campo ha raccolto i frutti di questo lavoro. La difficoltà è sempre la stessa: ci sono undici giocatori in campo, sette in panchina e una gruppo molto più numeroso a disposizione. Sarà sempre una questione di scelte, lui può stare bene, ma un altro giocatore può stare meglio o una scelta può anche dipendere da una questione tattica. Ma questo non è un problema, Santon adesso sta bene e io sono contento per lui".
Riesce ancora a emozionarsi prima di certe partite?
"Sì, tutti gli allenatori vogliono vincere sempre, solo che qualcuno lo dimostra in un certo modo, altri lo dimostrano in un altro. Il mio lavoro è analizzare e aiutare la squadra, a volte devo urlare, altre stare tranquillo. Solitamente, io sono più riflessivo, ma è certo che dentro sono emozionato: a me piace vincere come a nessun altro".
In carriera, qual'è la partita che ha giocato e che si avvicina di più a Inter-Juventus?
"In Inghilterra, può essere Liverpool-Manchester United, in Spagna, Real Madrid-Barcellona. La rivalità è più o meno la stessa, si tratta di due squadre forti e con una società importante'.
Riesce a dire se Samuel Eto'o è cambiato in qualcosa rispetto all'Eto'o che vedevi negli anni scorsi?
"Credo che Eto'o sia un giocatore di qualità, qualche volta ha più fortuna, altre ne ha meno. È in grado di fare gol, può fare la differenza, sta lavorando bene e sa che andando avanti così avrà la possibilità di segnare ogni partita. Questa per me può essere la chiave: se lui fa bene ed è contento, avrà sempre maggiore fiducia nelle sue possibilità".
Si può dire che la Juventus che si è vista giovedì sera a Manchester nella gara di Europa League inizia ad essere squadra di Delneri?
"Ripeto, la Juventus è una squadra forte, ma se è vicina o meno a quella che è l'idea di Delneri, questo non lo so. Sono sicuro che lui sarà molto contento se la sua squadra migliorerà partita dopo partita".
Ma Benitez l'ha trovata migliorata?
"È una squadra di qualità. Sempre, all'inizio, quando arrivano tanti giocatori nuovi occorre del tempo, ma ho sempre detto che la Juventus sarà una squadra da prime posizioni in classifica".
Che cosa ha capito della rivalità che esiste tra Inter e Juventus? Sa che ci sono in ballo degli scudetti?
"È la stessa rivalità che ci può essere tra Liverpool e Manchester o tra Real Madrid e Barcellona. Per me, almeno, deve essere la stessa perchè bisogna parlare di calcio e di squadra in campo con qualità e voglia di vincere. Tutti gli altri discorsi che esulano dal campo è meglio lasciarli fuori, abbassare i toni perchè così sarà anche meglio per i tifosi".
Se potesse togliere un giocatore alla Juventus, chi sceglierebbe?
"(ndr.: sorride) Meglio non dirlo...".
Allora ci dica quale è il giocatore della Juventus che più teme.
"Sono tutti bravi, ma sono contento dei giocatori che abbiamo noi. Mi scusi, ma devo dribblare un po' la sua domanda...".
Visto il catenaccio che sta facendo...
"Chi io?"
Si, ma è un catenaccio bello. Non le sembra che questa volta il risultati della partita di domani conti molto di più per l'esterno che per quanto possa incidere realmente sul campionato?
"All'inizio del campionato dobbiamo sempre pensare che è meglio vincere tutte le partite per avere un cammino più semplice andando avanti, ma è chiaro che non sarà una partita in particolare a fare la differenza perchè vincerà quella squadra che in sei o sette mesi si dimostrerà più forte. Questo farà la differenza".
Domani, chi giocherà tra Biabiany e Coutinho?
"Si sono allenati molto bene entrambi. Potrebbero essere in campo tutti e due".
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