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Archiviate le gare delle nazionali, Rafael Benitez può finalmente riprendere a lavorare con il gruppo nerazzurro al completo, ma ammette: "Periodi come quello appena concluso non sono facili per tutte le grandi squadre che hanno tanti giocatori convocati, ma sappiamo impegni come il Mondiale e le altre gare vanno rispettati. Abbiamo ha bisogno di tempo, ma allo stesso tempo dobbiamo vincere. Proveremo a fare entrambe le cose".Il calciomercato estivo è concluso, per Benitez è inutile parlarne adesso come lo era parlarne prima : "Abbiamo aspettato per vedere se era possibile acquistare qualche giocatore, poi ho parlato con il presidente Moratti e Marco Branca e sappiamo quello che abbiamo fatto e quello che dobbiamo fare. Ora non ha senso parlare: credo che adesso sia più intelligente parlare del futuro che di quello che è passato. Il presidente Moratti ha fatto dei sacrifici economici per tanti anni consecutivi e, se per questa stagione ha deciso di fermarsi, avrà le sue ragioni. Questa squadra è forte, ha qualità, dobbiamo recuperare la mentalità avuta lo scorso anno. L'abbiamo visto nella gara di Supercoppa contro la Roma e nel secondo tempo di Bologna. Con la mentalità giusta, possiamo vincere tutto".
Tra pochi minuti i nerazzurri scenderanno in campo per l'ultimo allenamento prima dell'appuntamento che li attende domani pomeriggio (ore 18) allo stadio 'Meazza' contro l'Udinese. Sarà questa seduta a dire se Maicon potrà far parte del gruppo dei convocati: "Abbiamo due partite consecutive, entrambe molto importanti, l'Udinese domani, il Twente martedì prossimo. L'allenamento che svolgeremo oggi pomeriggio ci permetterà di capire la condizione di Maicon. Santon? Non è al 100 per cento, ma questa settimana ha lavorato molto bene. Milito? Sono molto tranquillo con lui, è un professionista, è intelligente, per me non è un problema, è solo questione di tempo".
Benitez è alla guida di un gruppo che ha vinto tanto, tutto, e che potrebbe forse aver perso la convinzione per continuare a farlo. Non la pensa così l'allenatore nerazzurro che replica a questa ipotesi spiegando che: "La motivazione è qualcosa d'intrinseco non di estrinseco: bisogna essere convinti di vincere, volerlo fortemente e indipendentemente da chi o da cosa ti dà la forza di farlo. Le vittorie arrivano così, senza il bisogno di avere qualcuno che giorno dopo giorno ti trasmetta motivazioni perchè altrimenti svanisce in fretta".
Infine, si parla di Zlatan Ibrahimovic, del passaggio dell'ex attaccante nerazzurro al Milan e dei pronostici che questo trasferimento ha lanciato sulla stagione calcistica: "Il calcio è cambiato un po'. In questa settimana ho sentito che quella rossonera è la squadra favorita per vincere tutto. Lo si diceva anche a Valencia quando ho affrontato i rossoneri con il Liverpool, lo si è detto fino alla fine del primo tempo di quella partita, ma poi qualcosa è cambiato..."
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