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Benitez: “Sono qui per vincere e vincerò”

Il tecnico dell’Inter Rafa Benitez si è stancato: basta fare il buono. Vittima di continui paragoni con un predecessore ingombrante, criticato ancor prima di prendere la guida del club campione d’Europa, bistrattato da giornali e...

Alessandro De Felice

Il tecnico dell'Inter Rafa Benitez si è stancato: basta fare il buono. Vittima di continui paragoni con un predecessore ingombrante, criticato ancor prima di prendere la guida del club campione d'Europa, bistrattato da giornali e giornalisti che lo ritengono troppo buono per un mondo come il calcio dove vanno avanti i lupi come Mourinho sempre pronti a sbranarsi gli agnellini indifesi... Bene Benitez non ci sta più! La società non gli è venuta incontro durante il mercato estivo, alcuni giocatori si sentono forse troppo campioni per seguirlo fedelmente come facevano con il Mou (le contestazioni di Chivu ne sono l'esempio), e lui fino ad ora, sempre corretto e sobrio nel parlare e nel proporsi al pubblico, ha incassato i tanti colpi senza muovere un ciglio; ora non ci sta più e tira fuori la grinta che lo contraddistingue :"Quando si arriva in un club che è stato al top non è mai facile. Arrivai a Valencia e presi in mano una squadra reduce da due finali di Champions. I tifosi avevano paura che il nuovo tecnico non potesse portare successi. Poi a Liverpool è stato lo stesso, perché la squadra veniva da anni di successi. Vi farò vedere, vincerò io. Questa squadra porterà a casa il Mondiale per club, ne sono sicuro." Le difficoltà dei primi tempi sono quasi inevitabili, l'importante e saper rialzarsi dopo le deludenti prestazioni e riprendere la gloriosa cavalcata nerazzurra di questi anni e per farlo conta non solo sui suoi campioni, ma anche sull'apporto del tifo del Biscione: "Quando abbiamo cominciato mi sono congratulato con i ragazzi per tutto quello che avevano fatto. Conoscevo 5 o 6 giocatori e sapevo cosa pensassero circa il futuro. Fin dall’inizio ho cercato di mantenere costanti le cose, ma poi ho inserito pian piano nuovi elementi e cercato di seguire la mia strada. Chi mi descrive come un tecnico freddo sbaglia: ho sia passione che autocontrollo. Cerco di combinarle ma in questa società da ‘Grande Fratello’ il più bravo è colui che urla e si mette di più in mostra. I tifosi nerazzurri sembrano quelli del Liverpool, pronti a sostenere la squadra. Qui poi ci sono giocatori importanti con la mentalità vincente, quella che serve a vincere”.