- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
primo piano
Il Corriere dello Sport ha intervistato in esclusiva l'ex capitano dell'Inter, Giuseppe Bergomi, per chiedergli un suo parere sulla nuova Inter: "Che impressione mi ha fatto l'Inter in Asia? Ottima, ma non avevo dubbi che sarebbe andata bene perché da tempo sostengo che il miglior acquisto sarebbe stato Spalletti. Conosco Luciano, so come lavora e la mentalità che trasmette alle sue squadre. Non credo che abbia fatto niente di eccezionale o di diverso dal suo metodo: tutti sanno quanto è esigente e quanto è intransigente con le regole. Nessuno si permette di violarle perché le conseguenze con lui sono note."
SERGENTE DI FERRO - "Credo proprio che l'Inter avesse bisogno di un allenatore così. La squadra era forte anche lo scorso anno, ma evidentemente certe regole non erano applicate alla lettera e questo alla lunga ha fatto la differenza in negativo. Con Pioli l’inizio era stato importante, ma poi."
GRUPPO NERAZZURRO - "L'emblema della resurrezione nerazzurra è stato Miranda? Miranda per carattere non è un leader, ma è il capitano del Brasile e da capitano del Brasile è tornato a giocare. Spalletti è uno che coinvolge tutti, che ti fa allenare bene e in campo con lui sai quello che devi fare. Non mi meraviglio che ora tutti siano abbastanza felici e intendano restare all’Inter. Quando arriverà il momento delle scelte, però, qualcuno ci ripenserà. E’ inevitabile. Si può essere ottimisti? Si. Lo scorso anno l’Inter ha fatto 62 punti, fin troppi se penso a tutto quello che è successo. Ci è riuscita perché comunque aveva e ha una rosa importante che sarà ulteriormente migliorata. Sia rimotivando gli elementi presenti, sia inserendone altri nelle posizioni giuste. Spalletti ha già dimostrato di saper innalzare il rendimento di chi aveva reso meno in passato esaltando le sue qualità. Magari con Spalletti crescerà ulteriormente anche Icardi"
MERCATO - "Cosa serve sul mercato? La rosa va completata con un trequartista di ruolo perché né Brozovic né Joao Mario lo sono. In quella posizione altrimenti va messa una seconda punta che garantisca dei gol perché per arrivare tra le prime 4 devi segnare 80-85 reti. Icardi, Perisic, Candreva e gli altri potrebbero non bastare. Servono anche un terzino sinistro come Dalbert, un altro difensore centrale e magari qualcuno che calci bene le punizioni. Se poi va via Perisic."
OBIETTIVO NERAZZURRO - " Dove può arrivare l’Inter? Nelle prime quattro, ma la concorrenza è spietata e se la giocherà con il Milan. Juve e Napoli sono avanti; la Roma ha perso calciatori importanti, ma non si è indebolita né in mezzo né a difesa perché ha più scelta. Se poi Monchi trova il giusto sostituto di Salah. Scudetto? Qualcuno può sbagliare l’annata e chissà... Il primo obiettivo, però, deve essere la qualificazione alla Champions"
(Corriere dello Sport)
© RIPRODUZIONE RISERVATA