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Bergomi: “Io positivo al test sierologico. Tonali grande colpo, Barella futuro capitano. Su Ronaldo e West…”

Alessandro De Felice

Le dichiarazioni rilasciate dall'ex difensore e capitano nerazzurro in diretta Instagram

Beppe Bergomi, ex calciatore e capitano dell'Inter e ora opinionista, ha parlato in diretta sul profilo del noto tifoso interista Giacomo Ciccio Valenti. Ecco le dichiarazioni rilasciate dallo Zio, che ha rivelato: "Sono positivo al Coronavirus. Ho fatto il test sierologico 15 giorni fa e sono risultato positivo alle ICG e negativo alle IGM. Dall'8 marzo sono stato male circa quindici giorni. Non stavo bene, avevo sempre dolori ed ero fiacco. Non riuscivo a sedermi per il dolore alla schiena, stavo sempre in piedi. La fortuna vuole che ho gli anticorpi, ma mi hanno spiegato che non proteggono al 100% perché il virus muta. Ma se dovessi prenderlo lo prenderei in forma leggera. Paura? No, non avevo né tosse né febbre alta. Avevo sempre freddo e mi sono fatto portare due stufette. Mi hanno detto di non prendere anti infiammatori. Poi dopo nove giorni è andato via il dolore, ma sono stato in ballo 20-25 giorni. Ora sto alla grande. Ho cercato di fare il tampone, ma mi hanno detto che dopo trenta giorni dovrei essere a posto".

L'ex capitano nerazzurro ha parlato anche di Tonali: "Ho letto di lui: se lo prendiamo… Può giocare in tutti i ruoli del centrocampo, anche da trequartista. Ha un grande cambio di passo. Se lo prendiamo, è un grande acquisto". Barella possibile capitano: "Si, può esserlo. Ci piace molto e ci piacciono gli italiani".

Bergomi ha parlato dell'avversario più forte incontrato: "Con chi mi sono menato in campo non è mai scoppiata un’amicizia. Una volta in campo si poteva fare qualcosa in più rispetto ad oggi con VAR e telecamere. Van Basten è stato il più forte in assoluto che ho marcato. Ma era uno tosto, ti buttava la sabbia negli occhi e partiva. Il compagno più forte? Matthaus, aveva una mentalità vincente. Diceva quando si vinceva e quando avrebbe fatto gol. Ronaldo? La sua tecnica in velocità non l’ho mai vista in altri. Il primo anno di Ronaldo è stato incredibile. Al primo allenamento, partitella, stop di petto, sombrero, e pallonetto a Pagliuca. Poi era di marmo: gli rimbalzavi addosso. Simoni ci diceva: "Siete tutti uguali, tranne uno. Ronaldo"".

Su Taribo West, Bergomi racconta: "Mi dicevano di 'marcarlo': quando era concentrato non ce n’era per nessuno ma poteva anche fare falli da rigore, espulsioni, episodi così. Prima di andare in campo leggeva un pezzo della Bibbia a voce alta. La notte faceva dei casini mai visti: urlava, discuteva, era sempre al telefono con la moglie. Lo confinammo nel vecchio salone del cinema di Appiano, così poteva far tranquillamente casino lì".

Infine Bergomi dice la sua su Lautaro: "Lo terrei tutta la vita, ma se il Barcellona paga la clausola è dura tenerlo. 110 milioni sono tanti soldi e potresti prendere dei giocatori bravi. Chi? Su tutti Timo Werner. Mi piace molto".