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Premiato come nuovo membro della Hall of Fame dell'Inter, Beppe Bergomi, difensore nerazzurro dal 1979 al 1999 ed ex capitano interista, ha raccontato il suo amore per i colori dell'Inter e la sua storia con la sua unica maglia addosso:
PRIMO TROFEO - "E' un bell'effetto essere qui, in questa sala, con questi trofei. Ti dà senso di appartenenza. Il primo trofeo non si scorda mai: la Coppa Italia del 1981-82, edizione in cui ho segnato anche il mio primo gol. Ma se devo scegliere un trofeo da portare nel cuore, scelgo la prima Coppa UEFA nella doppia finale contro la Roma, perché l'Inter tornò a vincere un trofeo internazionale dopo tanto tempo".
MOMENTI INDIMENTICABILI - "E' un motivo d'orgoglio essere insieme a tanti campioni, davvero. Il mio momento preferito nei miei vent'anni all'Inter? Ce ne sono tanti, non è facile. Mi piace sottolineare l'esordio con Bersellini, gli anni con Trapattoni, il rapporto con Bagnoli. E poi Gigi Simoni, che mi ha permesso di vincere ancora e disputare il mio quarto Mondiale. Ho pianto solo per Gigi Radice: c'era stato il cambio di proprietà e arrivò Castagner, ma Radice era una grande persona. Sono tanti i momenti belli che porto nel cuore".
COMPAGNO - "Difficile sceglierne uno, ho lavorato con grandi campioni e amici. Dal punto di vista personale scelgo Riccardo Ferri, perché siamo cresciuti insieme fin dalle giovanili. Scelgo due giocatori: Altobelli, perché è stato un giocatore straordinario e grande compagno, e poi Rummenigge, che ho marcato nella finale Mondiale '82, ma un campione che umanamente era una bravissima persona. Senza nulla togliere a tutti gli altri".
(Fonte: Inter TV)
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