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“L’Inter ha riaperto il discorso scudetto”. Parola di Beppe Bergomi, ex difensore nerazzurro, che ha rilasciato un’intervista a Tuttosport sul momento dei nerazzurri di Simone Inzaghi.
L’Inter è ancora la squadra più forte?
"In tutti gli scontri diretti l’Inter ha sempre giocato bene, ha sempre avuto la supremazia per 60-70 minuti durante l’intera partita. E questo perché è una squadra che attacca con tanti giocatori, forse quella del campionato che porta più calciatori oltre la linea della palla con le due punte, i due esterni, due centrocampisti. L’Inter è una squadra forte ma diversa da quella dello scorso anno…".
Quanto diversa?
"L’Inter ha ancora una coralità di gioco, una qualità nei suoi centrocampisti molto elevata: perché affrontare Brozovic e Barella è dura per le altre squadre. Forse si può parlare della mancanza di un attaccante con le caratteristiche di Osimhen, quei giocatori che ti fanno vincere le partite da soli come Lukaku un anno fa. Ti manca questo tipo di giocatore insomma però come completezza di rosa l’Inter c’è ed è al livello delle altre".
La sconfitta del Milan e quella del Napoli dà una nuova speranza all’Inter?
"Noi non consideriamo molto il calendario ma quest’anno c’è una cosa molto diversa dagli anni scorsi. Dovremmo capire come si concentreranno gli scontri diretti, in quale momento della stagione. Si è sempre detto che si vince il campionato con le piccole ma mai come quest’anno, con questo equilibrio, vincere gli scontri diretti alla fine farà la differenza".
La Juventus?
"Diventa difficile per chiunque recuperare un gap così con tre squadre con Milan, Inter e Napoli che stanno facendo un grande percorso…".
A fare la differenza ci sarà anche il passaggio del turno in Champions?
"Io penso sempre che è meglio stare nelle coppe, anche perché Inter e Milan hanno una rosa ampia, profonda in grado di poter competere per due competizioni. Andare avanti nell’Europa che conta ti aiuta anche psicologicamente, ti rende più forte. Ma è anche vero che una volta che sei fuori e metabolizzi l’eliminazione poi puoi solo pensare a preparare al meglio l’impegno della domenica. E l’Inter di Conte lo ha dimostrato…".
Lei farebbe il rinnovo a Brozovic?
"Lui è l’insostituibile dell’undici di Inzaghi. Tu non hai un altro Brozovic, un altro giocatore che può fare quel tipo di lavoro. E in Europa quanti ce ne sono di Brozovic? Se devo fare uno sforzo lo faccio su di lui. La società deve toccare le corde giuste con il ragazzo, deve fargli capire che è qui da tanto tempo. Non ne faccio una questione di soldi, bisogna fargli capire che si trova in una grande squadra, con un grande progetto e che lui può diventare una bandiera".
E se lei fosse Brozovic?
"Non può essere sempre e solo una questione di soldi, conta anche il senso di appartenenza, bisogna sentirsi la maglia addosso, identificarsi in un club importante come l’Inter, nella sua storia di club vincente. Brozo deve capire questo".
(Fonte: Tuttosport)
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