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Bergomi: “Inter, troppi casi extracampo. Ecco cosa deve fare Inzaghi. E i giocatori…”

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Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Beppe Bergomi ha analizzato il momento complicato che sta attraversando l'Inter

Gianni Pampinella

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Beppe Bergomi ha analizzato il momento complicato che sta attraversando l'Inter. "Bisogna parlarsi. Avere il coraggio di guardarsi in faccia e tirare fuori tutto quello che non va, ammesso che sia davvero questo il problema della squadra".

Quindi per lei il problema è da un’altra parte?

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«Credo che da inizio stagione ci siano state troppe questioni aperte che non hanno giovato alla serenità della squadra. Partendo dal Skriniar, passando per Dumfries da sempre sul mercato. E ci metto dentro anche Brozovic. Diciamo che all’Inter quest’anno si è sempre parlato troppo di cose extracampo».

Bergomi: “Inter, troppi casi extracampo. Ecco cosa deve fare Inzaghi. E i giocatori…”- immagine 2

E anche la posizione di Inzaghi è diventata più complicata. Le voci sull’allenatore quanto possono influire?

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«Indipendentemente dalla posizione dell’allenatore, un giocatore deve sempre dare il meglio di sé, in allenamento come in partita, perché poi in campo tutti rappresentano l’Inter ed è per l’Inter che bisogna fare sempre qualcosa in più. Che poi è quello che vogliono vedere i tifosi: attenzione, voglia di correre tutti insieme anche indietro e non soltanto in avanti».

E Inzaghi cosa deve fare per uscire da questa situazione?

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«Capisco tutte le sue difficoltà per quello che ho già detto prima. Ora deve trovare il modo di dare coraggio e motivazioni ad alcuni leader, che devono aiutare lui e la squadra a ripartire. Non si possono dare tutte le colpe a Simone perché, ripeto, è dall’inizio dell’anno che deve gestire situazioni aperte».

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Dovrebbe cambiare qualcosa a livello tattico o di uomini?

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«Potrebbe, ma è difficile. Perché o si prendono scelte dure verso qualche giocatore che non sta rendendo, oppure non penso possa trovare una nuova quadra a due mesi dalla fine con un altro sistema. Si potrebbe provare a giocare a 4 dietro e magari col rombo in mezzo, ma poi quando deve cambiare cosa fa? La squadra è stata costruita per fare il 3-5-2. Quindi è giusto andare avanti con le conoscenze che ha».

Vista la corsa Champions, diventa più decisiva la sfida contro la Salernitana di quella di Coppa Italia contro la Juve?

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«Sì, anche perché il calendario da qui alla fine è molto duro. I punti in più da gestire l’Inter doveva averli a questo punto del campionato e invece ha perso troppe occasioni...».

(Gazzetta dello Sport)

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