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Beppe Bergomi dice la sua sul mercato di riparazione dell'Inter. Un mercato giudicato molto positivamente dallo Zio, che ha apprezzato gli innesti di Pazzini, Ranocchia, Kharja e Nagatomo.
Allegri ha dato 9 al mercato del Milan. Lei che voto da a quello dell’Inter?
“Dieci. Pazzini è un giocatore che da solo ti cambia le partire e s’è visto contro il Palermo. Poi vedremo se entrerà a partita in corso o giocherà al posto di Milito, poco importa. Ma l’ex attaccante della Sampdoria ha dato qualcosa in più e ha aggiunto più forza fisica ad una squadra che già era potentissima. E poi Nagatomo e Ranocchia sono due ottimi giocatori”.
L’Inter negli ultimi giorni di mercato ha recuperato alla grande sul Milan con l’acquisto di Pazzini, Nagatomo e Kharja... “L’Inter è la squadra che ha operato meglio di tutte sul mercato. D’altronde lo diceva anche Benitez che la squadra così com’era non era completa e ora Leonardo ne usufruisce. Hanno fatto bene: viste le difficoltà incontrate, si sono resi conto che bisognava intervenire. D’altronde, Balotelli non l’hanno sostituito, si sono resi conto che Santon non era all’altezza e hanno fatto dei cambi importanti”.
L’arrivo di Pazzini potrebbe compromettere la permanenza di Milito a Milano? “Non so se giocheranno insieme o giocheranno insieme a Eto’o, vedremo. Ora rientrerà pure Snejider e Leonardo avrà il problema dell’abbondanza. Partire con tre punte è sempre molto difficile, complicato, visto che oltretutto due di loro hanno le stesse caratteristiche. Nella loro testa, secondo me Pazzini è la riserva, perché se Milito sta bene, dopo quello che ha fatto l’anno scorso, è titolare inamovibile. Secondo me Pazzini, tra i tre là davanti è quello che accetta più tranquillamente la panchina in questo momento. Poi si vedrà”.
L’argentino è probabile che lasci Milano a giugno?
“Non credo. Ha appena rinnovato il contratto e sarebbe difficile venderlo. Se accadesse vorrebbe dire che non ha fatto bene in questa stagione. L’ideale sarebbe stato venderlo alla fine dell’anno scorso, dopo il fantastico triplete. Non averlo venduto ed avergli prolungato il contratto, significa tenerlo”.
Ultima domanda alla quale ha già parzialmente risposto: arrivato Nagatomo è andato via Santon. Prima ci diceva che l’Inter s’è resa conto che il ragazzo non è all’altezza...
“Sono tante le problematiche. Vista la prestazione contro il Palermo e si sono preoccupati. La trattativa per Nagatomo l’hanno imbastita dopo la sfida contro i rosanero. A quel punto vuol dire che non si fidavano più del ragazzo che adesso farà un po’ d’esperienza a Cesena, si riprenderà e farà bene. Vedo difficile un suo ritorno all’Inter”.
Però proprio nei giorni scorsi abbiamo sentito il suo procuratore, Contratto, che ci ha confermato che Santon è il futuro dell’Inter e che l’operazione Cesena è stata fatta anche in funzione della Nazionale...
“Ovviamente i procuratori tirano l’acqua al proprio mulino. E’ giusto che parli in questa maniera del suo assistito. Oltretutto nell’ultima amichevole fatta dalla Nazionale di Prandelli, Santon è partito titolare. Dunque ci sta come ragionamento. Però per diventare titolare in Nazionale devi avere continuità di prestazioni nel tuo club. Nell’Inter era ormai un anno che non giocava e mi auguro che giochi nel Cesena, ma non sarà facile nemmeno lì. Dovrà conquistarsi il posto. Poi potrà pensare alla Nazionale”.
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