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Bergomi: “Inter non serviva altra figuraccia. Sabatini? Rischio di delegittimare chi c’è”

Andrea Della Sala

L'ex capitano nerazzurro ha parlato del momento della società interista

L'Inter chiuderà la stagione con Vecchi al timone, dopo l'esonero di ieri sera di Stefano Pioli. Ora la proprietà sta lavorando per il futuro e la scelta di Sabatini come coordinatore delle squadre di Suning è la prima mossa. Presto si saprà anche il nome del nuovo tecnico. Sul presente dell'Inter e su quello che potrà essere il futuro della squadra nerazzurra si è soffermato a Tutti Convocati la bandiera dell'Inter Beppe Bergomi"Penso sempre che ci sia un vuoto di potere dovuto anche alla distanza. L'Inter non vince da tempo e non c'è mai stata una comunicazione ufficiale. Vedono ancora possibile l'obiettivo Europa League e mandano via quello più facile da cacciare; l'Inter non aveva bisogno di un'altra brutta figura, mandare via un professionista come Pioli non lo vedo giusto. Sabatini? E' un rischio di delegittimare chi già c'è lì. Questa gente è capace, lavora per l'Inter da anni. Se si vuole innovare bisogna anche rendersi conto della storia e valorizzare chi hai all'interno. Noi siamo diversi da tutti gli altri tifosi".

Cosa pensi dei giocatori dell'Inter che sembrano scendere in campo scarichi?

"Io quando andavo in campo non avevo bisogno di nessuno, davo tutto per la maglia, non pensavo ai soldi e a nessuno. Sarà cambiato il mondo ma nessuno doveva dirmi qualcosa per rappresentare l'Inter". 

Serve un uomo forte?

"E' la storia. Io ho vinto con Bersellini e Trapattoni. Milano è una centrifuga, si è vinto Mourinho, mancini ed Herrera che avevano grande personalità e gestivano tutto. Ma questa distanza tra Italia e Cina non permette di essere immediati nell'intervenire. Mi aspettavo dopo Genoa che qualcuno parlasse in maniera convinta e invece mandi Medel che parla in spagnolo. Sento dire di Spalletti, a me piace moltissimo e lo prenderei subito. Ha portato la Roma a competere con la Juve, Conte grandissimo allenatore e Simeone è il terzo nome. Dovunque vai a scegliere, cadi bene". 

Non ti sembra che la mossa Sabatini sia stata fatta per anticipare futuro?

"Supervisore... Ovvio che vivrà a Milano e ci sarà anche lui sul mercato. Mi sembra una mossa che va a delegittimare chi c'è, poi è un grande professionista e non lo metto in dubbio. Poi se dovesse entrare Oriali è un altro grande personaggio che non ha paura a prendersi le responsabilità, ma diventano troppi personaggi