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Intervenuto ai microfoni di Numero-Diez, l'ex difensore dell'Inter Beppe Bergomi ha parlato del mercato operato sin qui dai nerazzurri, per poi parlare degli obiettivi stagionali della squadra di Spalletti: "L’Inter ha fatto una buona campagna acquisti. Mirata, andando ad acquistare i giocatori giusti e quelli di esperienza per poter gestire al meglio il doppio impegno. Ausilio ha lavorato bene. Non so se poi sia quella che può dare fastidio alla Juventus. L’Inter ha un obiettivo: deve consolidare quello fatto l’anno scorso centrando la Champions migliorando il 4° posto e fare un buon percorso in Europa. Questo darebbe un’autostima e una consapevolezza tale da essere in grado di lottare con i migliori. L’anno dopo poi dovrebbe veramente cercare di andare a vincere. Credo sia questo il percorso da fare e per questo stanno lavorando benissimo".
Un percorso che può essere aiutato dal calendario più soft all’inizio, rispetto a dirette concorrenti come Napoli, Milan e Roma…
"Sai, a questa logica del calendario non ci ho mai creduto. Dipende da tanti fattori: come stai in quel momento, se hai infortunati, squalifiche, da come arrivi alla partita. Ogni partita fa storia a sè, l’approccio è sempre difficile…chi mi dice che la prima a Sassuolo è facile per l’Inter?! È difficilissima, lo dice la storia. Poi certo ci sono anche dei 7-0 ma l’anno scorso l’Inter ha lasciato 6 punti contro di loro. Quindi non starei a vedere il calendario ma farei un discorso in generale. E come ho detto stanno costruendo l’Inter benissimo. Poi Spalletti ha detto che serve un doppione per ruolo. Arriverà il terzino destro, poi bisognerà capire cosa faranno per il centrocampista; ma tendenzialmente la squadra la stanno costruendo bene".
Lo scontro diretto con il Napoli alla penultima giornata può essere decisivo visto che nel recente passato il campionato si è deciso nelle ultime 2-3 giornate…
"Si ma anche li sono dell’idea che ho detto prima. Magari il Napoli le ultime due giornate ha già vinto lo Scudetto o l’Inter può essere messa meglio e in entrambi i casi può essere meno impegnativa come partita. Non possiamo saperlo. Per me non si deve ragionare così ma partita per partita. Piuttosto bisogna ragionare per le partite del calendario sul pre e post impegno europeo. Lì è importante capire per le rotazione su chi far giocare a seconda della partita che c’è in Champions, su quella prima e dopo in campionato, se in casa o in trasferta…quello è fondamentale da valutare per chi gioca le coppe".
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