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Per commentare l'ottimo momento in casa Inter, la Gazzetta dello Sport, ha chiesto un parere al grande ex, Giuseppe Bergomi. Ecco le sue parole: "Posso dire di conoscere bene Stefano Pioli. Ho sostenuto il corso da allenatore con lui dopo che per anni ci siamo incrociati sui campi. Per questo mi sento di dire con estrema onestà che, innanzitutto, Stefano è una persona perbene che utilizza il cuore quando lavora. E questo non è un dettaglio, il tifoso interista lo ha percepito. Ecco perché domenica la Nord ha intonato il suo nome. Io non avrei dubbi. Proseguirei con Pioli in panchina anche per la prossima stagione. Sta dimostrando di essere quel «potenziatore» che sperava di diventare quando la famiglia Zhang lo ha investito del ruolo. Stefano lavora bene, anche grazie a uno staff di primissimo livello, e sta facendo una cosa difficilissima in qualunque professione: sceglie. Ha intrapreso questa strada che può essere complicata in uno spogliatoio come quello nerazzurro, ma che si rende necessaria se si vuole puntare in alto. Faccio alcuni esempi: Medel non più centrocampista, ma difensore centrale; Banega o Joao Mario, non più insieme se non davanti a una necessità estrema; D’Ambrosio sempre in campo, a destra o sinistra. Insomma, strade precise. E in questi casi i risultati e le prestazioni ti devono venire incontro per sostenere le tue tesi. Sta accadendo tutto questo, Pioli sta ottenendo risultati e sta potenziando i giocatori. Non sarebbe logico buttare tutti questi mesi di lavoro. La solidità della società è evidente, il progetto prevede di costruire una squadra per tornare in Champions sicuramente al termine della prossima stagione. Intanto però godiamoci il finale di questo torneo. Io nutro ancora ferme speranze di vedere l’Inter al terzo posto. Ci sono ancora tre scontri diretti fondamentali contro Milan, Napoli e Lazio. E penso che Napoli e Roma potrebbero rallentare consentendo a Inter e Lazio di formare un gruppo di 4 squadre che lotteranno anche per il secondo posto. Certo, il margine di errore consentito ai nerazzurri è nullo. Quando devi recuperare, sai che andrà così. Poi in estate si ripartirà da zero, ma come punti in classifica. Perché a questa intelaiatura mancano tre tasselli per colmare il gap con la Juventus: un difensore centrale, un centrocampista completo e un giocatore offensivo. L’Inter, tra tutte, è il club più attrezzato per avvicinarsi ai bianconeri. Il popolo nerazzurro è affezionato a chi fa le cose con il cuore: se lo capiscono, ti sostengono sempre. E vedono in Stefano la persona giusta al posto giusto."
(Gazzetta dello Sport)
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