L'ex difensore e capitano dell'Inter ha parlato dei grandi attaccanti della sua epoca, oltre che dell'argentino
Giuseppe Bergomi, ex difensore e capitano dell'Inter, è intervenuto ai microfoni di TV Play. Tra i temi toccati, anche un ricordo del "Fenomeno" Ronaldo, che oggi ha compiuto 47 anni: "Abbiamo la chat del 97/98, con Simeone, Moriero…abbiamo fatto tutti gli auguri a Ronaldo. Per noi è stato il più forte in assoluto. Non è durato tanto, ma quando stava bene era immarcabile. Alla prima partitella, dico "Gliela prendo io", e invece me l'ha fatta passare sotto e ha calciato al volo. La tecnica in velocità che ho visto in lui non l'ho vista in nessuno. Lo straniero più forte con cui ho giocato. Se parliamo di numero di numero 9 è stato il più grande di tutti. Nonostante gli infortuni riusciva a essere dominante. Parlo con Baresi, Costacurta, e anche loro andavano in difficoltà. Poi il valore del giocatore è sul lungo periodo, quindi ci stanno i Messi e i Ronaldo. Nella mia generazione ho marcato i Maradona, Vialli, Mancini…erano tutti qui. Ci confrontavamo con grandissimi".
"Van Basten era un giocatore eccezionale. Tecnico, veloce, cattivo. Lui e Gullit erano durissimi da marcare. Il cuore mi porta verso Ronaldo, ma lui era a quel livello. Ero 1.83, all'epoca ero tra i più alti. Oggi sarei nella norma, ma era difficile contro loro. Il più forte? Maradona è sopra tutti, poi arrivano gli altri".