Nicola Berti, ex Inter che più volte si è identificato in Nicolò Barella, ha parlato addirittura di pallone d'oro per il numero 23
Intervistato dal Corriere dello Sport, Nicola Berti, ex centrocampista dell'Inter che più volte si è identificato in Nicolò Barella in questi anni, ha parlato addirittura di pallone d'oro per il numero 23 nerazzurro. Ecco le sue parole:
"Nel suo ruolo, in Europa è il più forte in assoluto: gli darei il Pallone d'oro. Ogni tanto Barella lo sento, ho il suo numero. Martedì sera, a San Siro in Inter-Atletico, ero a bordo campo e dopo dieci minuti di partita istintivamente avrei scavalcato per raccogliere i guanti che Barella aveva appena lanciato a terra. Ho pensato di corrompere qualcuno per farmeli dare...".
Quindi i paragoni non servono più: Barella in cinque anni ha completato l'escalation?
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«Direi di sì, avvicinando lui e Gundogan per qualità e caratteristiche tecniche. Ho visto Barella nella partita contro l'Atletico Madrid: è in formissima, nel primo tempo l'Inter attaccava vicino a dove ero posizionato io e mi sono davvero reso conto del furore che ha addosso. Un giocatore pazzesco, come sostengo da tempo. Poi penso che Barella abbia ancora dei margini di miglioramento».
E se il sacrificio dell'Inter, in estate, fosse proprio Barella?
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«Spero di no: lui, Lautaro e Dumfries vanno blindati. Poi certi club, come per esempio il Manchester City, hanno i mezzi per sferrare l'assalto a un giocatore del livello di Barella. Ma spero che l'Inter resista».