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Bessa: “Venisse Moratti: che onore! Noi campioni e Inter ok a Torino: il sogno. E io…”

Daniele Mari

Daniel Bessa è l’uomo del momento. Il centrocampista di San Paolo si carica in vista della finale di domani con l’Ajax e gonfia al petto davanti all’ipotesi, molto concreta, che Massimo Moratti vada a Londra per osservare da...

Daniel Bessa è l'uomo del momento. Il centrocampista di San Paolo si carica in vista della finale di domani con l'Ajax e gonfia al petto davanti all'ipotesi, molto concreta, che Massimo Moratti vada a Londra per osservare da vicino la Primavera: "Se dovessevenire a vederci, sarebbe un onore, il modomigliore di caricarci e di starci vicino", ha detto Bessa a La Gazzetta dello Sport, per poi parlare anche della sua stagione: "Quest’anno gioco di più e forse è anche per questo motivo che si vede una maggiore continuità di rendimento rispetto agli anni passati. Contro il Marsiglia non credo di avere giocato la mia miglior partita da quando sono all’Inter, ma di certo la squadra, soprattutto nel primo tempo, ha dato una dimostrazione della propria forza. Merito anche del tecnico Stramaccioni, che ha azzeccato la mossa tattica, invertendo di posizione Longo con Livaja».

L'Ajax? E’ una partita secca, non credo che ci sia una favorita. Gli olandesi hanno impressionato di più, forse, perché hanno segnato più gol, tre con il Barcellona e sei con il Liverpool, ma sia noi sia loro siamo due squadre forti. Ci stiamo preparando bene e vorremmo portare a casa la coppa. Il massimo sarebbe combinare una nostra vittoria con quella della prima squadra a Torino contro la Juventus. L'approdo tra i 'grandi'? In questo momento non è un mio pensiero. Sono troppo concentrato sulla finale di NextGen. Il gol? Finora ne ho fatti 15, 10 in campionato, 2 in Coppa Italia e 3 nella NextGen. Ci proverò. La NextGen ci è servita moltissimo. Ci ha permesso di confrontarci con ragazzi di altri club europei, cosa che di solito possono fare soltanto coloro che vanno con le nazionali. Dobbiamo ringraziare la società per averci dato questa ulteriore possibilità di crescita. Stramaccioni, poi, ha confermato quanto di buono si diceva sul suo conto, sia come tecnico, sia come uomo. Ci stimola ogni giorno a dare il meglio, ci carica sempre, anche chi gioca di meno, e così facendo ha creato un gruppo solidissimo".