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Jonathan Biabiany, dopo un inizio di stagione complicato, ha cominciato a far vedere le sue qualità, dimostrando di poter stare in questa Inter e di poter essere utile alla causa. Dopo l'ottima gara col Twente, il francesino è stato decisivo con il Parma, con ben due assist all'attivo:
C'è chi dice che Biabiany parte bene, ma poi si perde...
"C’è del vero, ogni tanto tendo a perdere la concentrazione e a uscire un po’ dalla partita. É un aspetto su cui sto lavorando e credo che qualche risultato nelle ultime gare si sia visto".
Ma Bale è più veloce di lei?
"Non credo, però ha un bel passo sul lungo, è potente e molto tecnico".
Le manca il gol?
"Per quello devo mettermi in lista d’attesa, dopo Pandev e Sneijder... Era un assillo all’inizio. Ora sono più tranquillo e ho capito che un assist vale come una rete".
L’Italia è un Paese per vecchi?
"A livello socio-politico non posso rispondere. Nel calcio qualcosa si sta muovendo, ma le big italiane hanno budget tali da poter comprare giocatori già fatti e finiti. In Francia certi soldi non girano e i giovani hanno per forza più spazio".
Lo vede il suo amico Balotelli in rossonero?
"La scelta è sua. Di certo se andasse al Milan sarebbe un dispetto a Inter e interisti. Ma Mario è un tipo un po’ strano, quindi non mi stupirei".
É disposto a non giocare ad Abu Dhabi pur di rivedere Milito in campo?
"Certo. Diego ha dato tanto all’Inter. E deciso tutte le finali".
L’anno scorso lei non c’era. É felice che non le possano fare domande su Mourinho o avrebbe voluto conoscerlo meglio?
"Mi ha allenato appena un mese, nel ritiro 2008. Abbastanza perché cogliessi le differenze tra lui e Benitez. Anche nei metodi di lavoro: col portoghese partitelle a strappi e nello stretto, con lo spagnolo campo più ampio e tanto possesso palla".
Vedendo il Real strapazzato dal Barcellona lei ha pensato «Sarà dura rivincere la Champions» o «Che bravi i miei compagni a trionfare nella scorsa»?
"I catalani non ti fanno vedere la palla. Ma, a parte Villa per Ibra, sono gli stessi dell’anno scorso. Perché non potremmo ribatterli?".
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