Fabrizio Biasin dice la sua dopo l'assemblea degli azionisti dell'Inter di ieri. Sulle colonne di Libero, il noto giornalista ha parlato così della situazione societaria dei nerazzurri:
primo piano
Biasin: “Parole Zhang sulla vendita Inter: i casi sono due. E due sono le certezze”
Zhang, parole chiare
—"È andata in scena l’assemblea degli azionisti Inter, non capitava dal 2019 e, certo, non è stata affatto banale. Il motivo è semplice, ha parlato patron Steven Zhang e non ha usato giri di parole. In particolare ha smentito chi, nel recente passato, ha parlato di un possibile passaggio di consegne della maggioranza del club, a fronte di un’offerta da 1,2 miliardi. Tra gli altri, per dire, noi di Libero e il Financial Times. Ecco, il numero 1 del club ha seccamente smentito questo genere d’ipotesi e, anzi, ha clamorosamente rilanciato per un futuro a lunghissimo termine. Prima considerazione a proposito dell’impegno con l’Inter: «Ho letto molte speculazioni, ma il futuro del club e l’impegno da parte nostra nel lungo periodo sono sempre stati chiari, fin dal 2016. Siamo in grado di portare il club a nuovi successi, anno dopo anno. Il nostro impegno nel lungo periodo sarà all’altezza del valore dell’Inter».
Due casi
—[…] Idee ambiziosissime, ma anche molto chiare. Ora, i casi sono due: o Steven Zhang sta dicendo cose che non pensa (ma francamente il suo discorso è parso parecchio risoluto), oppure è cambiato qualcosa rispetto al recente passato, quello in cui era previsto il famoso “passaggio di consegne” (dal canto nostro confermiamo il tentativo di cercare acquirenti), forse anche grazie alle novità arrivate dal Congresso Cinese (ma francamente in questo caso è difficile avanzare qualunque genere di ipotesi).
E due certezze
—Le certezze, invece, sono due. La prima: la famiglia Zhang ha riportato l’Inter al livello che le compete e non riconoscerlo sarebbe irriguardoso. Soprattutto, non è detto che
“nuovi proprietari” significhino “successi in serie”, anzi. La seconda: un futuro a lungo termine degli Zhang deve giocoforza passare da un risanamento a monte, ovvero dall’azzeramento della zavorra chiamata “interessi sui prestiti” (oltre che la restituzione di 275 milioni al fondo Oaktree con scadenza maggio 2024), milioni di euro che pesano nella gestione ordinaria del club e in qualche modo impediscono ai dirigenti di portare avanti il sano e doveroso player trading (vendi e investi), a fronte di un più complicato vendi e paga i conti", si legge.
(Fonte: Libero)
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