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Biasin: “Ranieri? Con uno Sneijder solleverà  il mondo. Ibra-Spadini un film dei Vanzina?

Daniele Vitiello

Questo è un elogio del culo. Calma, buoni, giù le mani tutti, che qui non stiamo parlando del pandoro di Michelle Hunziker, meravigliosa con indosso la mutanda “Roberta” (bei tempi), e neanche tiriamo in ballo il mandolino di...

Questo è un elogio del culo. Calma, buoni, giù le mani tutti, che qui non stiamo parlando del pandoro di Michelle Hunziker, meravigliosa con indosso la mutanda "Roberta" (bei tempi), e neanche tiriamo in ballo il mandolino di Valeriona Marini, passatella sì, ma capace di far rianimare persino quello spiaggiato di Cecchi Paone, e neppure vogliamo scomodare il bendiddio della spaccafiato sudafricana Charlize Theron, che per bere un Camparino mostrava le pudenda al mondo intero.No, questa non è un'ode della chiappa intesa come pezzo di carne a due piazze, che sul tram fai finta di non guardare la tizia unta dalla dea del bon bon ma poi, op, l'occhio scende birichino.Scordatevi magnificenze e visioni varie. Qui, se proprio dobbiamo dirlo, siamo ben decisi a parlare del culo di Ranieri e pure di quello di Conte (pensateci: dei capelli sappiamo tutto, ma del fondoschiena assolutamente nulla). Se vogliamo, al limite, tiriamo in mezzo anche quello di Allegri il toscano, ma guai a voi se vi immaginate le secche e spompate parti basse di questi qua - prugnette avariate - perché nel caso vi rovinate di sicuro la digestione e noi teniamo alla vostro reflusso gastrico. Qui, in definitiva, vogliamo umilmente parlare di fortuna, di "dee bendate", di quel che è accaduto, accade e accadrà, del fatto - infine - che la buona sorte è decisiva sempre e comunque, ma nel calcio anche di più: e un giorno sei un pirla e quello dopo il nuovo guru del cucuzzaro e quello dopo ancora sei lo scemo del villaggio.E allora ci piace immaginare le ultime 72 ore di Claudio Ranieri, il tecnico sbertucciato da bimbi Filippi di ogni latitudine, che a furia di accumulare maledizioni e spilloni voodoo nella schiena s'è commosso: al minuto 87 di Chievo-Inter era un disoccupato, ora può sognare. Pensateci bene: contro il Marsiglia dei derelitti (ko da quattro partite filate in Ligue 1 con zero gol fatti: non proprio una corazzata...), l'Inter può e deve passare il turno, poi magari capita un sorteggio benevolo e con un po' del suddetto culo fili dritto in semifinale di Champions. In quel caso la stagione è salva e provate voi a smuovere il testaccino. Diciamola tutta: se Ranieri arriva a un passo dalla finale (più avanti è impossibile anche se i nerazzurri fanno i fanghi con l'acqua di Lourdes) e chiude il campionato con una dignitosa qualificazione all'Europa League, allora si merita di iniziare la prossima stagione alla faccia di Villas Boas, Blanc, lo zio di Capello e il cugino di Montella. Siamo sinceri: Ranieri non era un fenomeno al tempo delle sette vittorie filate e non è un cretino ora. Con un progetto serio e i giocatori giusti (ah, i giocatori giusti...) è degnissimo tecnico e fedele servitore della causa interista. Dategli uno Sneijder all'altezza (a proposito Wes, stasera tocca a te...) e il sor Claudio solleverà il mondo.Di ben altra consistenza è il lato B di Conte Antonio da Lecce. A lui, al tecnico che una volta parlava troppo e ora tace causa silenzio stampa, non ne va dritta una. E' vero: l'incazzosissimo allenatore avrà sicuramente sbagliato qualcosa e 14 pareggi son così tanti che farebbero venire il nervoso anche al Dalai Lama quando fa la pennica bel beato sotto l'albero della meditazione, ma a guardar bene la iella (che se la chiami sfiga sei volgare e allora dici iella) è più decisiva di un qualsiasi arbitro Rizzoli. Due pali e una traversa in quel di Genova sono una iattura mai vista e certo la Signora avrebbe meritato due punti in più in classifica o quantomeno una consulto gratis dal mitico Rocco, il mago che toglie il malocchio (non fa rima ma tant'è...). Ora in casa bianconera si tenta la carta utilizzata nei migliori asili Mariuccia: quella del gioco del silenzio. Il motto è chiaro e richiama un noto spot Anni 80: "Shhhhh silenzio, parla Agnesi" diceva il mastro pastaio, in questo caso parla solo Agn...elli per dire che i bianconeri lotteranno "contro tutto e tutti". Curioso vedere come siffatta frase venne utilizzata a suo tempo da tal Mourinho Josè. Era il 3 marzo 2009 e lo Special se la prendeva proprio con la Juve per una presunta alleanza dei bianconeri con la Roma. Robe da visionari, ma si sa, a far casino (o a stare in silenzio forzato) qualcosa magari si riesce a portare a casa.Il tutto per arrivare al succo della questione, a quell'Allegri che sette giorni fa rischiava la pelle a Londra e per una botta del... solito, s'è salvato alla grande. Van Persie sbaglia a due passi da Abbiati (eccezionale Christian) e il Milan riprende il controllo del match. Poi si qualifica con merito e dà una mazzata al campionato grazie al solito Ibra. Segno che, fortuna o non fortuna, se in squadra hai il più forte non c'è rogna che tenga.Ben altre considerazioni possiamo fare sullo Zlatan furioso, che se la prende con la collega Vera Spadini e le tira addosso un fermacapelli al grido di "fila in cucina" (così pare almeno). Ora: lasciamo perdere discorsi sulla buona o cattiva educazione (dopo aver tappezzato questo articolo di volgarità non è che posso star qui a fare il maestrino della Montessori), ma una considerazione viene spontanea. La giornalista fa una domanda coraggiosa e dimostra di avere attributi, lo svedese si offende e le scaglia addosso il reggi criniera con gli strass. Ma cos'è, un film dei Vanzina?(Twitter @ FBiasin).

Ps. Domani tocca al Napoli. Al di là del capolavoro realizzato all'andata non sarà facile abbattere il Chelsea. Ma ancor più difficile sarà tenere buoni i tifosi del ciuccio in trasferta: chi ha organizzato la vendita dei 2700 biglietti a disposizione, ha combinato un mezzo disastro e in troppi resteranno fuori da Stamford Bridge senza un perché.Cari tifosi del Napoli: a Londra portate tanta pazienza, un paio di cornetti e affidatevi al culo, ché senza quello non si va da nessuna parte...