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Bilancio 2012-2013, differenza tra ricavi e costi: dato negativo…

Un lungo applauso ha aperto l’ultima Assemblea dei soci dell’era Moratti, un lungo applauso l’ha chiusa. Una serata emozionante per chi come il presidente ha vissuto una storia così incredibile ai vertici di una squadra che ha...

Eva A. Provenzano

Un lungo applauso ha aperto l'ultima Assemblea dei soci dell'era Moratti, un lungo applauso l'ha chiusa. Una serata emozionante per chi come il presidente ha vissuto una storia così incredibile ai vertici di una squadra che ha reso leggenda insieme alla sua famiglia per ben due volte. "Chi ha lavorato con me delle cose negative non ha nessuna responsabilità, se c'è un responsabile ce l'avete qui". Parole straordinarie per chi insieme a lui ha vissuto un'avventura che pure gli interisti più scettici non dimenticheranno tanto facilmente. E' una storia irripetibile, bella nella sua unicità, bella anche nelle difficoltà: "Quando vuoi bene a qualcuno ti piace pensarci, pensi a tutto, anche alle cose negative come qualcosa di spaventosamente interessante che hai vissuto", ha detto ieri, è il suo modo di vedere le cose. Tutto, si prende tutto dell'Inter, si ama per quella che è nel bene e nel male. E' questo senso di appartenenza che la rende unica e diversa dalle altre. Nella sala della BpM si è materializzato ancora una volta: quella voglia di essere parte di qualcosa che è molto più grande di tutto. Più grande di tutti. Nell'incontro con i soci c'è stato spazio per i sentimenti, i ricordi, ma c'è stato anche il 'momento dei numeri'. 

C'E' UN MENO - E a proposito di cose negative c'è da dire che: "L'esercizio 2012-2013 chiude con una perdita, al netto delle imposte, di 79.882 migliaia, dopo aver operato ammortamenti per 60.173 migliaia". 

DATO RICAVI: 201.226 mln. DATO COSTI: 275.953. 

"La differenza negativa fra valore della produzione e costi della produzione ammonta a € 74.727 migliaia e risulta in diminuzione di circa 10 mln rispetto all'esercizio precedente. I ricavi registrano una flessione del 15% rispetto all'esercizio precedente principalmente a causa del minore incasso dei proventi televisivi in competizioni Uefa (mancata qualificazione alla Champions League), per minori plusvalenze da cessione dei diritti pluriennali alle prestazioni calciatori e da minori incassi per abbonamenti e gare. I costi di produzioni hanno un decremento rispetto all'esercizio precedente del 14%; la diminuzione principale è relativa ai costi del personale (meno 37,3 mln) dovuta al proseguimento della politica di contenimento dei costi dei tesserati in ottica Fpf", recita la relazione ufficiale sulla gestione contenuta nel bilancio nerazzurro ed in merito alla stagione 2012-2013.

La cessione dell'Inter dovrà servire proprio a questo. A riportare in pari i conti, a valorizzare il marchio del club nerazzurro sul mercato e a far aumentare i ricavi e quindi la possibilità di reinvestire sul mercato. Non tutto e non subito. Ha spiegato anche questo Moratti: non ci sono follie in programma, c'è una progettazione, ci sono delle idee e la speranza che la Beneamata possa tornare in alto. Dove le compete. Dove dice la storia.