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Dopo la diffusione dei documenti di Football Leaks, con le accuse al Psg di aver violato le regole del Fpf con il benestare della Uefa, arriva la reazione del club francese. Jean Claude Blanc, dg del club parigino, ha replicato alla Gazzetta dello Sport:
«Nessun accordo segreto, abbiamo sempre seguito con trasparenza le decisioni dell’Uefa, adeguandoci anche alle sanzioni senza rinunciare ad espanderci. Quello con il QTA (Qatar Tourism Authority) è un contratto di “Nation Branding”, innovativo ma simile a quanto per esempio può fare la Francia investendo sui Giochi olimpici». Blanc insiste: «L’Uefa è sempre stata aggiornata e ogni nostro investimento è sempre stato avallato e controllato.
Abbiamo subito sanzioni finanziarie, limitazioni della rosa, ma questo non ci ha impedito di crescere nel rispetto delle regole. Quando, una volta normalizzati i conti, abbiamo negato a due grandi club spagnoli di tenersi un fuoriclasse brasiliano (Neymar al Barcellona, ndr) o di acquistare un campione francese (Mbappé al Real Madrid, ndr), gli attacchi di Tebas, presidente di una Liga che ha perso valore, si sono moltiplicati. Il Psg dà fastidio, ma la verità è che gli sponsor dal Qatar pesano per meno del 30% sul nostro bilancio, come richiesto dall’Uefa. E si tratta di una soglia destinata a scendere perché in futuro ci svilupperemo sul mercato asiatico».
Blanc passa alle accuse: «Le regole del fair play finanziario sono state pervertite per dare garanzie solo all’ordine stabilito, un cartello di club storici che da 15 anni giocano tra loro il 70% delle fasi finali di Champions. E non tollerano nuovi investitori e concorrenti».
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