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Fabrizio Bocca, su Repubblica, analizza il ko dell'Inter in Europa League e attribuisce la responsabilità alla gestione del caso Icardi: "L’Inter perde a San Siro 1-0 contro l’Eintracht Francoforte e viene eliminata dall’Europa League. Pesa sulla coscienza di tutti, a cominciare da Marotta e Spalletti, il caso Icardi. Mai visto un autolesionismo così folle. L’Inter paga per l’egoismo dei protagonisti. A chi va tolta ora la fascia?
Il caso Inter è un caso lampante di come uomini modesti possano facilmente ed egoisticamente sfasciare un grande club. Quasi un perversa, inspiegabile pulsione sadomaso nel vedere una grande squadra italiana soffrire, crollare e alla fine soccombere contro una piccola squadra (soprattutto se messa a confronto con la storia dell’Inter). Quell’ Eintracht Francoforte che di tale sconquasso ha approfittato e si è giustamente preso la qualificazione andando addirittura a vincere a San Siro: è entrato in campo con la mentalità e la voglia giusta e ha fatto il suo dovere contro una squadra impaurita e a pezzi.
Se non ci fosse stato Handanovic in porta l’ Eintracht avrebbe potuto vincere anche più abbondantemente, e l’umiliazione – se mai fosse possibile andar peggio di così – ancora più profonda e dolorosa. Una squadra, l’ Inter, follemente mandata in malora, irresponsabilmente sacrificata all’ orgoglio personale.
Può essere che con Maurito Icardi in campo sarebbe finita nella stessa identica maniera, può essere che gli infortuni e le squalifiche fossero oggettivamente insormontabili, ma è lampante che l’Inter si sia presentata menomata all’appuntamento per sua stessa colpa.
Non ho mai visto in tanti anni fare una guerra così aperta e aspra al proprio capitano, al proprio uomo migliore. Non a bocce ferme, non in estate, ma addirittura nel cuore della stagione, con tutti gli obbiettivi aperti e da conquistare. Non ho mai visto fare di un caso di principio – mai del tutto compreso – una questione vitale, da guerra totale, distruttiva. Senza alcuna possibilità di mediazione. L’ Inter è stata eliminata non dall’ Eintracht ma dalla sua stessa gelosia, dalle sue bizze, dalle sue assurde lotte intestine. Mai visto concentrare tanta cattiveria sulla donna di un suo stesso calciatore, come se fosse lei da sola la pietra dello scandalo, e non chi viene pagato per risolverli questi casi. E non renderli invece addirittura irrisolvibili, incurabili, catene d’acciaio alle caviglie. Con un prezzo enorme che poi devono pagare club e tifosi.
Parliamoci chiaro, tutti qualcosa in precedenza avevamo visto: il caso Del Piero alla Juve, ma non così devastante e il caso Totti alla Roma, forse altrettanto aspro ma senza queste conseguenze definitive. Posso capire che Maurito Icardi sia una bizzosa e insopportabile star – come se qualsiasi grande attore non abbia fatto impazzire sul set anche i registi più pazienti, e i grandi film non si siano poi fatti lo stesso – ma come possono due grandi uomini di calcio come Beppe Marotta,arrivato all’ Inter dopo 8 anni di Juve per scopiazzarne e rubarne e i metodi, e Luciano Spalletti, che va per le mille partite da allenatore professionista, infilarsi in un pasticcio del genere? Chi paga per tutto questo? A chi si toglie adesso la fascia?"
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