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Roberto Boninsegna, indimenticato ex puntero nerazzurro, ha rilasciato un'intervista a IlGiornale e si è soffermato anche sulla attuale situazione nerazzurra:
C’era anche lei tra i nominativi che avrebbero potuto sostituire Ranieri.Lo sapeva?«No,dai non scherziamo. Comunque, se me l’avessero chiesto, ci sarei andato di corsa sulla panchina nerazzurra, anche perché ho pur sempre un patentino di allenatore di prima categoria. Ho smesso di allenare proprio nel 2005 a Mantova, poi Facchetti mi ha voluto all’Inter come osservatore e da lì non mi sono più mosso».
Però ha visto l’Inter a Napoli. Che impressione ha avuto?«Al San Paolo ci sta anche perdere per 1-0 contro una grande squadra come quella di Mazzarri. La palla gol l’ha avuta Pazzini, mal’ha sbagliata e quando gira male non c’è niente da fare».
Ma come può l’Inter essersi ridotta così, con tutti quei campioni?«Hanno infilato sette vittorie consecutive, derby compreso e poi si sono spenti non si capisce come e perché. Occorrerebbe infilare un altro filotto di vittorie per raggiungere il terzo posto che è pur sempre alla portata dei nerazzurri. Questi giocatori non possono essersi imbrocchiti da una stagione all’altra. Appena due anni fa vincevano tutto, tutto girava per il meglio. Certo, un anno di respiro ci può stare».
Qual è il male oscuro di questa Inter?«Non saprei. So solo che all’andata per Napoli erano tutti allegri e sereni e regnava l’armonia. Al ritorno lasciamo perdere».
Non è che la squadra sia contro Ranieri?«Tutt’altro, sono attaccati a Ranieri e fanno blocco. Dev’essere un problema di testa».
Rimedi per uscire da questa situazione?«Bisognerebbe vivere lo spogliatoio giorno per giorno. Non saprei cosa fare perché io non ci sono dentro. È un momento cosìche deve essere assolutamente superato».
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