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Bonolis: “Hernandez, troppe sceneggiate. Meglio Dimarco. Perché la Juve può giocare in Coppa?”
"La vicenda Skriniar è una vicenda della quale possiamo parlare prendendo per buono ciò che ci viene detto. Non sappiamo come sia andato il tutto: se sia dipeso dagli agenti, se sia dipeso da qualcun altro... Se la dinamica è davvero quella che ho letto, dico che Skriniar avrebbe potuto carinamente farci sapere che sarebbe voluto andare via, così da farci fare un incasso importante prima di fine mercato. Le cose sono andate diversamente e questo è un pochettino bruttarello. Ci domandiamo: è stato lui? E' stato l'agente? Sono stati quei subdoli del PSG? Siamo stati 'pirla' noi? Questo non lo so".
Vi consolate con Lautaro: un signor capitano. La fascia è in buone mani.
"Ottimo giocatore, straordinario interprete, un guerriero: si spende, si dà da fare, realizza, incita i compagni... Si vede che ha voglia e piacere di fare quello che fa, di essere capitano e di vestire la maglia nerazzurra".
E' il migliore in Serie A, oggi, con Osimhen?
"Dipende dai ruoli. Senza dubbio, offensivamente parlando, Osimhen interpreta il ruolo in una maniera differente. E' molto bravo, altrettanto lo è Lautaro. Però c'è ruolo e ruolo, nel calcio. Loro sono attaccanti, ma non sono gli unici molto forti che possiamo vantare in Serie A. Ora come ora, possono essere considerati i migliori in seno al campionato italiano, ma ce ne sono tanti. Il calcio è un gioco di squadra, non di singoli. Se prendi anche il più forte al mondo ma lo metti in una squadra strampalata, non combina niente".
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